E’ alla guida del governo libico da poco più di un anno il primo ministro Ali Zeidan, rapito in un albergo di Tripoli da un gruppo di ex ribelli. Ed era rientrato nel Paese solo nel 2011, quando scoppiò la rivolta anti-Gheddafi.
Nato negli anni ’50 a Waddan, nel distretto di Jufra, nella parte centrale della Libia, Ali Zeidan è sempre stato considerato un liberale. Fin dagli anni Settanta è in prima linea tra gli oppositori del regime di Muammar Gheddafi. Intrapresa la carriera di diplomatico, negli anni successivi diserta per fondare il Fronte Nazionale per la Salvezza della Libia. Da allora Zeidan ha trascorso quasi 30 anni in esilio in Svizzera.
Rientrato nel suo Paese d’origine dopo lo scoppio della rivolta contro Gheddafi, viene subito nominato rappresentante in Europa del Consiglio Nazionale di Transizione, che è stato il governo ad interim della nuova Libia. Secondo ‘al-Jazeera’, ha avuto un ruolo chiave nel convincere l’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, a sostenere le forze anti-Gheddafi.
Fonte: Repubblica.it
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