Un mese fa il Parlamento europeo ha approvato la relazione Lunacek, presentata dall’eurodeputata austriaca dei Verdi, Ulrike Lunacek. Dopo la doppia bocciatura del “rapporto Estrela” l’estrema sinistra europea è riuscita a far passare un testo che, pur non essendo vincolante, contiene pressioni verso i Paesi europei in favore dell’ideologia Lgbt (anche nelle scuole), comprendendo reati di opinione per chi non è allineato con le nuove disposizioni.
Grande soddisfazione per Sonia Alfano, eurodeputato del gruppo Alde che ha teorizzato-denunciato perfino un complotto teocratico nei suoi confronti nei giorni precedenti per farle cambiare idea. Questa petizione, firmata da più di 200 mila persone, contro la relazione Lunacek spiega bene di cosa è soddisfatta Sonia Alfano.
Ma per dare l’idea di chi siano i promotori europei dell’ideologia Lgbt vorremmo concentrarci proprio su Ulrike Lunacek, che ha preparato e presentato la discussa relazione. Lesbica e attivista Lgbt della sinistra radicale austriaca, nel 2013 ha tentato di legittimare la pedofilia, proponendo un emendamento che invocava la necessità di una «educazione sessuale interattiva e libera da tabù» per i bambini maggiori di 4 anni. A quanti la criticarono, votando contro la proposta, la Lunacek rispose per le rime, accusandoli di essere dei «bigotti di destra».
Non è certo l’unica connessione: ricorderete che l’ILGA, l’International Lesbian and Gay Association, ovvero la più grande associazione internazionale Lgbt che riunisce oltre 400 gruppi di tutto il mondo, sostenuta dalla Lunacek, è stata espulsa nel 1994 dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite proprio perché in essa trovava da anni sostegno e difesa NAMBLA, l’associazione di pedofili omosessuali.
Inoltre, la Lunacek è molto vicina -avendolo anche sostituito alla guida dei Verdi europei-, al sessantottino Daniel Cohn-Bendit (colui che impedì a Rocco Buttiglione di diventare commissario europeo perché contrario alle nozze gay), anche lui omosessuale dichiarato e militante de diritti gay e anche lui vicino alla pedofilia. E’ lui stesso ad aver ammesso di aver “accarezzato i bambini” («è successo più volte che alcuni bambini aprivano la cerniera e iniziavano ad accarezzarmi. Secondo le circostanze del caso, ho reagito in modo diverso, ma i desideri dei bambini mi hanno posto problemi. Quando insistevano, allora anche io li accarezzavo»). Tanto che il presidente della Corte Costituzionale tedesca, Andreas Vosskuhle, ha rifiutato nel 2013 un invito a recitare un discorso in suo onore.
Nel frattempo è spuntato anche un video dove Cohn-Bendit dichiara che «non potete immaginare cosa sia la sessualità dei bambini. Non potete immaginare quanto sia eccitate farsi spogliare da un bambino di 5 anni». La lobby Lgbt è guidata all’interno delle istituzioni europee da queste persone.
La redazione