Chi è Maria Chiara Carrozza Ministro dell’Istruzione.

Chi si aspettava un Gelmini bis o, ancora più paradossale, un ministero targato Maurizio Lupi, sarà rimasto sinceramente deluso. Enrico Letta affida l’Istruzione, uno degli incarichi più ostici, ad una nuovissima deputata del Partito Democratico, Maria Chiara Carrozza. Dopo un tecnico come Francesco Profumo, che prima della chiamata di Monti ricopriva il ruolo di Rettore al Politecnico di Torino, Letta non cambia indirizzo: la Carrozza, dopo una laurea in fisica e una cattedra da ordinario in ingegneria, è infatti stata anch’essa Rettore, per ben due mandati, alla Sant’Anna di Pisa. Da lei ci si aspetta, sue testuali parole, “una riforma per il reclutamento di docenti e ricercatori che si basi sul concetto di responsabilità”. Una scuola, soprattutto nella sua declinazione universitaria, più aperta verso gli stimoli esterni e in lotta contro la fuga di cervelli che da anni la caratterizza: in questo senso parla per lei l’esperienza alla Sant’Anna, ateneo conosciuto lungo tutto lo stivale come esempio di globalizzazione ed eccellenza. Quello della Carrozza è un ministero sui generis, in costante e continuo dialogo con il dicastero degli interni e quello dell’economia. Alla deputata toscana del Pd il compito per niente facile di provare a dare fiducia ad una classe, quella degli insegnanti, mai così depressa, e di far passare alle grandi masse l’idea che un grande paese si costruisca innanzitutto con un grande livello dell’istruzione. Con un occhio di riguardo alla meritocrazia, il fronte che più sta a cuore alle migliaia di precari che nell’istruzione hanno deciso di investire e, almeno per il momento, non sono stati ripagati.

Articolo di Matteo Fontanone.

Foto Presidenza della Repubblica