Chi è stato il campione sportivo del 2014?

Creato il 29 dicembre 2014 da Scurati @amalamaglia

Chi è stato il campione dell’anno? Tra gli eventi sportivi del 2014 il blog Ama la Maglia ha scelto 5 momenti da ricordare. Uomini di sport all’apice del successo con le loro maglie e le loro storie.

Al primo posto c’è Marco Belinelli: nell’anno che sta per finire è riuscito nell’impresa di vincere il campionato di basket Nba con la maglia numero 3 dei San Antonio Spurs. E’ il primo italiano a conquistare il titolo in un 2014 che lo ha visto protagonista anche agli All Star Game con la vittoria della gara del tiro da 3 punti. Belinelli ha iniziato giovanissimo nella sua Bologna indossando prima la canotta della Virtus e poi quella della Fortiduto. Poi l’avventura nella Nba con le divise dei Golden State Warriors, Toronto Raptors, New Orleans Hornets, Chicago Bulls e San Antonio Spurs. Di gavetta ne ha fatta tanta per arrivare dove nessun italiano è mai arrivato: la sua è la maglia dell’anno del 2014!

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Vincenzo Nibali ha vinto il Tour de France conquistando la maglia gialla sui Campi Elisi di Parigi dopo 3 settimane da assoluto dominatore. Il siciliano è stato autore di un’impresa sportiva memorabile che riporta in Italia un vincitore della Grand Boucle dopo Marco Pantani (era il 1998). Ma la vittoria di Nibali è da accostare a quella di Felice Gimondi del 1965 a Parigi: i due sono gli unici italiani ad aver vinto almeno una volta i tre grandi giri a tappe (Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna). In questo caso un doppio di tris di maglie che non passa inosservato!

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Miroslav Klose non ha solamente vinto il titolo di campione del mondo con la nazionale di calcio della Germania: in Brasile ha segnato il suo 16esimo gol in una fase finale dei mondiali stabilendo il nuovo record. Segnate la data: 8 luglio 2014. Nella semifinale vinta dai tedeschi 7-1 contro i padroni di casa del Brasile Klose realizza il secondo gol. E lo fa con una maglia rossonera a bande orizzontali (modello di riserva della spedizione mondiale brasiliana per la Germania). Nella storia si entra anche stravolgendo le regole estetiche del mondo del calcio.

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Gareth Bale era solo Mister 100 milioni fino alla finale di Champions League tra Real e Atletico di Madrid. Bravo, fortissimo e ricco fino all’esagerazione. Alla fine i campioni escono nel momento del bisogno e il suo gol nei tempi supplementari della finalissima a Lisbona ha messo in ginocchio definitivamente i rivali nel derby spagnolo di Champions. Poi sono arrivati ancora i suoi gol decisivi con la maglia del Real Madrid nelle finali di Coppa del Re e del Mondiale per club. Un anno — il suo 2014 — che si chiude in gloria a livello per lui e le Merengues.

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Derek Jeter ha chiuso la sua leggendaria carriera dopo 20 anni con la maglia pinstripe dei New York Yankees, la squadra di baseball forse più famosa del mondo. A settembre davanti al suo pubblico e con i compagni che indossavano una patch del suo numero 2 lo storico capitano realizza un walk off: la battuta che chiude la gara. Può succedere di più a un giocatore? No, è il massimo che può capitare su un diamante. Una rara perla sportiva che ha chiuso una carriera da leggenda. Babe Ruth, Lou Gehrig, Joe DiMaggio… Manca qualcuno? Manca il “numero 2” dei New York Yankees: Derek Jeter.


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