“Vanno
vengono
per una vera
mille sono finte
e si mettono li tra noi e il cielo
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia”
F. De Andrè. Le nuvole
Meravigliosa la canzone di Faber: non sto però parlando di nuvole in senso vero e proprio, ma di amicizie, di persone che entrano nella tua vita per un periodo, anche lungo, e poi ne escono. Sono abbastanza realista da accettare che la vita sia un tragitto nel corso del quale incontriamo parecchi compagni di viaggio, con alcuni percorriamo tutto il percorso, con altri pochi momenti, eppure ogni tappa è importante per quello che ci offre.
Per questo credo che dobbiamo ringraziare ogni persona che incrocia il suo cammino con il nostro. Lo faccio anche io verso una persona che per anni si è appoggiata a me, ma da cui mi sto progressivamente allontanando. Mi cercava per riversarmi addosso il peso dei suoi problemi, ed in passato è diventata anche mia confidente e , diciamo, perchè no? – “amica”. Ma di tanto in tanto io percepivo delle note stonate in questo nostro rapporto.
Intanto, le confidenze provenivano soprattutto da parte mia, lei era sempre guardinga e piuttosto evasiva per i dettagli delle sue “avventure”, mentre nel momento in cui aveva bisogno di conforto chiamava a qualsiasi ora. C’è stato un momento in cui, dopo un incidente per fortuna senza gravi conseguenze fisiche, io ho sofferto di attacchi di panico alla guida e ho avuto bisogno di aiuto…e lei si è allontanata, assumendo un atteggiamento di fastidio verso la mia vulnerabilità. Una tendenza crescente da parte sua anche quella di prendersi i meriti nel campo delle collaborazioni lavorative, come per esempio, farmi scrivere un articolo, correggere lei solo le virgole e i punti e poi affermare che il risultato era frutto del nostro lavoro in team. Questo è solo uno dei tanti esempi che mi hanno progressivamente allontanato da lei.
Piccole e grandi sgranature in un rapporto che dovrebbe essere basato sulla fiducia e sulla condivisione, sospetti di invidia da parte di lei, i regali per le occasioni diventati da parte di lei sempre più simbolici e miseri, come l’espletamento di un dovere più che un piacere e… vogliamo parlare, “amica”, della volta – tempo fa oramai – che hai dato appuntamento alla persona che a cui tenevo, a casa mia, mentre sorseggiavamo un tè, approfittando del fatto che io ero andata per un attimo in bagno? lui me lo ha raccontato molto dopo e ha rifiutato la proposta, ma tu non me lo hai mai detto (la fedeltà era una delle sue doti )
E così… a poco a poco mi sono allontanata da quelli che secondo la terminologia new age sono “vampiri energetici”, ritrovando la centratura su me stessa e facendo spazio ad altre amicizie, ad altri interessi, facendo in modo da evitare che le nostre strade non si incrocino più del necessario. E ringraziandoti per quello che mi hai dato nei momenti di generosità,ho preso congedo dalla nostra amicizia e ho continuato il mio cammino.
Che è un cammino di luce, credimi. “Vanno, vengono, per una vera mille sono finte” Sarà così per le nuvole e le amiche, ma io non ho smesso di credere nell’Amicizia, che esiste, e che, attraverso le altre mie amiche (quelle passate oltre come Patrizia e quelle che vivono nella dimensione umana come me) ed amici, mi dà testimonianza quotidiana di questo calore, che nasce dal cuore e dà gioia, per ogni passo di vita…