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Chi entra in politica NON DEVE poter fare anche l'imprenditore, deve scegliere!

Creato il 28 ottobre 2011 da Lioneisy

Chi entra in politica NON DEVE poter fare anche l'imprenditore, deve scegliere!

Non ho nulla contro Montezemolo,
anzi, mi è piaciuto molto quando si è
espresso a favore della patrimoniale
dicendo: "Dovete tassare me!". Ma
in politica, no grazie!

Come possono i cittadini fidarsi di qualcuno che nel gestire la res pubblica segue il principio del profitto personale come ispiratore della propria attività?
Chi dà per scontata l'equazione tra lavoro e guadagno faccia qualsiasi tipo di lavoro, ma non entri in politica. La politica è prima di tutto idealità, principi, valori, spirito di servizio. La figura del politico dovrebbe avvicinarsi di più a quella del missionario che a quella dell'imprenditore.
Caro candidato, fin dalle prossime elezioni, senza aspettare che entri in vigore una legge ad hoc, fa la cosa giusta e segui un primario principio etico: se sai che le tue azioni non sono ispirate da valori ideali, equità, spirito di servizio e gratuità, non entrare in politica, farai un pessimo servizio al Paese e a te stesso.
Purtroppo in questo momento in Italia quasi tutti i parlamentari della maggioranza di governo sono anche imprenditori, tranne forse Gasparri. Per fare solo alcuni nomi, parliamo di: Berlusconi, Brunetta, Paniz, Crocetto, Sacconi, La Russa, Prestigiacomo, ecc., ecc...E' anche per questo che la politica italiana sta andando a rotoli. La politica non è un hobby, è una cosa seria e dev'essere fatta a tempo pieno e con dedizione assoluta.
Qualche anno fa è stata fatta una legge giusta nella sanità: i medici sono stati obbligati a scegliere tra svolgere la loro attività in strutture ospedaliere pubbliche e la carriera in cliniche private. I nostri politici dovrebbero senz'altro fare lo stesso.Published by: http://cuba-italia.blogspot.com

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