Chi era l’ammuola forbece? Era l’arrotino. Con quest’ultimo termine ancora non risulta semplice inquadrare la figura, quindi, è necessaria una descrizione.
Trattasi di uno degli antichi mestieri di Napoli; era un ambulante, che di solito girava su una vecchia bicicletta o un classico carretto e andava per i vicoli della città. L’arrotino aveva una funzione importante: aggiustava coltelli, temperini, forbici et similia, per farne riparare il filo della lama. Illo tempore, tale mestiere era richiesto, a discapito di oggi che i suddetti oggetti si trovano a iosa in commercio. L’ammuola forbece era ben attrezzato; aveva, infatti, il suo tavolo da lavoro, come ogni degno mestiere di una volta. Lavorava effettuando riparazioni.
Le riparazioni venivano effettuate grazie ad un pedale sulla parte anteriore del suo carretto. Più dettagliatamente, come si legge su liberoricercatore.it, “l’ammuola forbece con la semplice rotazione dei pedali azionava la mola a ruota”. Mestiere che ripetiamo, oggi, è stato sostituito dall’idea moderna del comprare e non del riparare. Riparare è sicuramente più difficile. Comprare soprattutto piccoli oggetti è alla portata di tutti. Riusciva ad essere presente in ogni luogo e in ogni dove della città, rispettava i suoi clienti ed era sempre ricercato dagli stessi. Anche senza la moderna tecnologia di comunicazione, stabiliva degli orari in determinati giorni, e arrivava per prestare la sua opera. Ogni giorno della settimana era presente in una zona diversa, come stabilito dal suo calendario di lavoro (oggetto non informatico, ma conosciuto da tutti).