In questo nuovo articolo ritornano, questa volta in un unico detto, due tematiche tipiche del gergo popolare campano, già affrontate in precedenza: l’aspetto culinario e la furbizia come filosofia di vita e di sopravvivenza. Questo proverbio infatti suggerisce che :
“Chi fatica magna, chi nun fatica magna e beve!”
Traduzione:
“Chi lavora mangia, chi non lavora mangia e beve!”
In queste poche parole, si esterna, a pieno, un pensiero, tutto incentrato sulla concezione del lavoro, dell’impegno e del piacere. L’esortazione, in altri termini, invita gli uomini a non affannarsi inutilmente, in quanto l’istinto di sopravvivenza umana, porterà sempre l’uomo a salvarsi dalla propria fine, a trovare una via di fuga. Un proverbio che , ovviamente, non è assolutamente applicabile nella nostra contemporaneità.