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Chi fermerà la musica?

Creato il 06 maggio 2010 da Gianclint
Chi fermerà la musica?
Quando guardo il Milan in tv, mi sembra di essere Haley Osment, vedo la gente morta. Ad ogni boiata che i nostri "campioni" mostrano orgogliosi, mi chiedo com'è stato possibile arrivare a questo punto.
Il Milan ha il dovere sportivo e morale, di raggiungere la vittoria attraverso il bel gioco, è la storia stessa del Milan che "impone" questa direttiva, non si può prescindere da questo. Può capitare certo, qualche partita storta. Può capitare ogni tanto, di non giocare bene, di non imbroccare nulla. Nell'arco di una stagione, è accettabile ogni tanto qualche passo falso, è umano e comprensibile. Non è comprensibile invece che il Milan, e ripeto il Milan, ogni tanto inciampi quasi senza saperne il perché, in una buona partita, raramente in un'ottima partita. Quest'anno per esempio, di belle partite del Milan, belle dal punto di vista del gioco, ne ricordo soltanto tre, le due di andata contro le genovesi e il ritorno con la Roma, prima, durante e dopo solo uno schifo, quando va bene regna la noia, quando va male prende il sopravvento il voltastomaco. Ma torno a chiedermi, come cavolo ci siamo arrivati a questo punto?
Quando sento dire cose come "Io un Ronaldinho così farei di tutto per tenerlo." mi si smuove la bile terribilmente, come direbbe Mirandolina. Siamo arrivati ad un livello tale di mediocrità da ritenere Ronaldinho una "stella" di questa squadra, uno che altri non è che un semplice giocatoruncolo strafatto di veroniche, traverse, palleggi, no-look, no-pass, no-gioc, no-tir e no-segn, che ha dalla sua il fatto che quando l'intera squadra gira bene, soprattutto i terzini e la punta (sottolineo LA punta), riesce almeno a fare un paio di assist. Capirai, prendevano Giuseppe Rossi al posto suo, lo pagavano meno e faceva la stessa cosa. O forse di più...
Ma chi considera Ronaldinho una stella, un fenomeno, uno che ha fatto "una grande stagione", ha mai visto giocare Savicevic? Ha mai visto giocare Boban? Ha mai visto giocare Gullit? Van Basten? Kakà? Leonardo? Donadoni? Rijkaard? Ma dai su, ci si accontenta di Ronaldinho che al Real o al Manchester United farebbe panchina, solo perché non abbiamo (ma non le hanno volute chissà perché?) alternative più valide di lui. Ci si accontenta di Ronaldinho, nonostante 10, 20, 30 o 40 anni fa abbiamo avuto gente che questo Ronaldinho, QUESTO Ronaldinho, non era neanche degno di portare l'asciugamano negli spogliatoi.
E il resto della rosa? Tralasciando la valle di lacrime che risponde al termine "portieri", dove tre non ne fanno uno, rotto (e sommando i loro stipendi e quanto ci sono costati, insieme agli altri 5 degli scorsi anni, ci compri Fernando Torres e Buffon), in difesa è un ecatombe. Dei "centrali" se ne salvano buoni solo due. Thiago Silva e Nesta. Sul primo gli elogi si sprecano, un'acquisto che ha solo e soltanto un "padre", Leonardo, sul secondo ci è andata di lusso che sia durato così tanto quest'anno, ed infatti s'è sfasciato di nuovo. Tutti gli altri non sono buoni neanche per una partitella di calcetto a cinque. Farebbero le riserve di Tony Pisciasassi, Francesco il Petomane, Leonido Minchiafritta, Mimmo Demente e Almör Tratridì, chiamato così perché sembra prossimo alla dipartita, cinque vecchietti del centro per anziani "Le Torri" di Milano, che la domenica pomeriggio finito il brodino con le stelline e la mela cotta, si riuniscono sul prato per giocare. La loro squadra, lo Slovan Ruttoliberec, quest'anno è arrivata ai play off, se la vedranno contro I Cateteres del fortissimo Armando Passadentiera.
I terzini poi, vogliamo parlarne? Il nulla attorno ad Abate e Antonini, due discreti giocatori (centrocampisti adattati al ruolo) che smerdano tranquillamente e senza troppa fatica i loro compagni di reparto, visto che devono concorrere contro l'anticalcio (come per Ronaldinho il discorso è lo stesso), Zambrotta un'indecenza, Jankulovski la morte dei sensi. E pensare che i due ragazzotti italiani venuti fuori dal vivaio, hanno potuto ritagliarsi il loro spazio da metà inverno, proprio perché i loro compagni si sono rotti. Meno male, avessero giocato gli altri, ora staremmo qui a rincorrere un posto in Uefa, partendo dal fondo classifica, visto che molte partite le abbiamo vinte non certo grazie a loro. Loro che conosciamo benissimo che livello di eccellenza raggiungono, la cosa più bella che sanno fare è salutare i tifosi a fine partita. Oddo merita una menzione speciale. L'unico giocatore al mondo che da terzino, in fase di spinta e in fase di copertura fa vomitare sempre, da centrale fa peggio.
A centrocampo stiamo un po' meglio, e questo la dice lunga! Pirlo, Seedorf (che è un centrocampista per la miseria!), Gattuso, Beckham, Ambrosini, Flamini. Tutte "discrete riserve" di Iniesta, Xavi, Cambiasso, Stankovic, Gerrard, Scholes, Marchisio, Jovetic, Candreva... Persino Mariga darebbe filo da torcere a chiunque dei nostri. Se proprio dobbiamo salvarne due, diciamo Flamini che ha fisico, fiato, corsa ma è troppo irruento e Ambrosini, che non ha più il fisico, ha ancora un po' di fiato (giusto per 70 minuti a partita), ha una corsa nella media nazionale, è ha il carattere del capitano. Di tutti gli altri, sparissero domani improvvisamente, non se ne sentirebbe la mancanza. Dovremmo inserire anche Mancini in questa categoria, perché dovrebbe essere un centrocampista, ma ce lo "vendono" per attaccante esterno. Fosse anche una punta o un portiere, il succo non cambia. Non è un calciatore.
Parlando di attacco, ci troviamo difronte al sempre eterno Inzaghi, ovvero un giocatore che a questa maglia ha dato tanto e chi si sta godendo la pensione tra panchina e Milanello, praticamente inutile. Borriello, uno che è a livello di Floccari e Tiribocchi, ma siccome gioca nel Milan ce lo fanno passare per essere come Rooney. Huntelaar nel quale riponevo la mia fiducia, avendolo ammirato e sognato dai tempi dell' Ajax, dove aveva una media gol/partita da centravanti mondiale, avendolo visto nel Real dove ha segnato 8 reti in 20 partite (e non tutte da titolare), ma purtroppo mi devo ricredere. Se ad Huntelaar non metti dietro gente come Sneijder o il Kakà dei bei tempi, combina poco da solo. Poi abbiamo Pato, indiscutibilmente un giocatore di grandissimo talento, che oltretutto fin'ora ha giocato in una zona del campo non sua, ma che purtroppo è ormai assodato, che al minimo colpo di vento, questo ci sta in infermeria 4 mesi. Verrebbe da dire che è troppo fragile, io penso sia troppo "fighetta" invece. Credo che abbia una soglia del dolore molto bassa e una persona così, messa nelle mani degli stregoni di Milanlab, è una manna per gli avversari.
MA COME CI SIAMO ARRIVATI A TANTO?
Se prendiamo in esame il Milan berlusconiano (da presidente o no), eravamo partiti bene mi pare. Col Milan degli olandesi, di Sacchi e degli altri grandi campioni come Baresi, Maldini, Tassotti... Ma era un altro calcio, altri tempi. Poi il Milan di Capello, diverso dal predecessore, meno spettacolare ma più concreto e solido, una squadra perfetta per il campionato italiano un po' meno per l'Europa, ma che comunque ci ha dato tantissime soddisfazioni. Poi è successo qualcosa, una serie di alti e bassi, risultati di vari fattori. Il passaggio di Berlusconi in politica certamente, alcuni acquisti non proprio azzeccati, alcuni allenatori non proprio all'altezza, ci sta tutto. Ma furono, almeno fino a qualche anno fa, delle "normali" stagioni che ogni squadra di calcio affronta. Mentre prima (da Sacchi a Capello) eravamo l'eccezione nel calcio, dopo diventammo normali. Non continui nei risultati, non continui nel gioco, non continui nei trofei e non continui in fase di mercato. Ma ripeto, era normale, ogni squadra di calcio E' così.
ORA INVECE è ben diverso. Ora siamo più continui in ogni aspetto, ma non come avremmo voluto noi tofosi, cioè essere "belli e vincenti" come ai bei tempi, purtroppo siamo continui in negativo. cioè "brutti e perdenti". Il BEL gioco ce lo possiamo "godere" solo per tre o al massimo quattro partite all'anno. I risultati sono degni dei nostri cugini anni novata, possiamo vincere (sempre giocando male ovviamente) contro il Real e perdere contro lo Zurigo, proprio come quando l'Inter veniva apostrofata "la pazza". Le vittorie in ogni caso, non arrivano attraverso il bel gioco corale, ma per tanti fattori che nulla hanno a che fare con LA SQUADRA. Il colpo di genio di un giocatore che si trova "in giornata si", una punizione, un rigorino, un avversario che "pasticcia"... le sconfitte (e i pareggi) sono quasi sempre il frutto degli stessi copioni recitati negli ultimi anni. Dida, disattenzioni difensive, nostro possesso palla sterile e inutile, zero pressing, pochissimi tiri in porta, l'avversario sempre e costantemente più motivato di noi qualsiasi sia la manifestazione o il trofeo in palio, gestione della partita da parte dell'allenatore di turno inconcepibile...
Come se non bastasse, sul mercato facciamo sempre la figura dei cioccolatai. Anni fa, quando eravamo "l'eccezione nel calcio", i colpi di mercato si contavano sulle dita di una mano ad ogni estate, ora si contano sulle dita di una mano ogni 5 estati e inverni. Ma come sempre diciamo, nessuno di noi pretende che il Milan porti a casa i nuovi Cristiano Ronaldo, Messi e Drogba ad ogni mercato, ma almeno che ci dia motivo di credere, che la squadra portata con orgoglio ai vertici mondiali, non sia destinata a vivere di vecchie glorie, passate e presenti (in campo). Perché non mi possono dire che non ci sono soldi se poi li buttano via, LI BUTTANO VIA, per pagare gli ingaggi a certi giocatori che hanno smesso di essere tali non da questa mattina, ma da qualche anno. E LI BUTTANO VIA anche quando li vanno a comprare, ben sapendo di portarsi a casa giocatori che non valgono quei soldi, ed alcuni di loro non valevano così tanto neanche quando erano all'apice della loro carriera!
Come ci siamo arrivati a tanto? Che cosa è successo? Chi ha deciso così? Chi ne ha le colpe? Come ne usciremo? Ne usciremo? Torneremo grandi? O almeno normali? Siamo destinati ad essere tifosi di una squadra da grandi numeri ma piccole ambizioni?
Abbiamo un presidente, o presunto tale visto che lo è quando fa comodo a lui, che ha più soldi di Moratti, Sensi e Della Valle tutti insieme, ma abbiamo una dirigenza e una squadra con la mentalità di una provinciale (in campo e fuori), anzi, alcune provinciali hanno mentalità e voglia di fare, migliori di noi ed ottengo risultati migliori di noi.
Come andare alla Scala aspettandosi Turandot e ritrovandosi Platinette che abbozza Grease,
Come assistere ad un concerto dei Led Zeppelin che suonano le canzoni di Apicella!CHI FERMERA' LA MUSICA?

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