Ma quanto esattamente l’ateismo ha dato al mondo? Forse il contribuito più importante è stato l’Illuminismo, arenatosi però presto nella ghigliottina e nel terrore francesce, alveo pure del razzismo, come spiegano ad esempio lo storico del razzismo ebreo Lèon Poliakov nel suo “Il mito ariano” (Editori Riuniti 1999) e George Mosse in “Il razzismo in Europa” (LaTerza 2007). Gli illuministi arrivarono a progettare una teoria scientifica della razza (in Italia abbiano ad esempio Cesare Lombroso), in dichiarato contrasto verso l’insegnamento biblico (“tutti fratelli poiché figli di un unico Padre”). Nuova visione dell’uomo che -è dimostrato- ispirò Hitler e la cultura ariana: «Le culture che gli ariani fondarono sono quasi sempre determinate dalle razze sottomesse. La teoria ariana si iscrive bene nella tradizione anticlericale e antioscurantista e fa parte dei primi tentativi delle scienze umane, che cercando di fondare i loro metodi sul modello delle scienze esatte, si impegnavano in quest’epoca nel loro secolare impasse meccanicistico e determinista» (L. Poliakov, “Il mito ariano“, Editori Riuniti 1999, pag. 245-246). A questo proposito si veda: l’approfondimento: “Razzismo ed eugenetica nascono nell’ateismo materialista“. I nemici della fede religiosa -continua l’articolo- si appassionano citando i morti dell’Inquisizione, c’è chi dice 2000/3000 persone. Ma anche se parlassimo di 30mila o 300mila, tale numero non è nemmeno paragonabile all’universo di vittime causato dall’ateismo sponsorizzato dagli stati totalitari del XX secolo. Il Novecento è il secolo dell’esplosione atea ed è anche quello degli stermini di massa, con circa 45 milioni di perseguitati dalla Germania al Messico, dall’Unione Sovietica alla Cina, dalla Corea a Cuba. L’ateismo del Novecento non è solo la negazione filosofica dell’esistenza di Dio, bensì la volontà consapevole e chiara di costruire una società senza e contro di Lui. Diventa una forma di religiosità immanente che ha generato uno a uno tutti gli ingredienti delle dittature totalitarie: il razzismo biologico, il nazionalismo come culto e sacralizzazione della patria, il social-darwinismo, l’eugenetica e il social-comunismo. Le masse ideologizzate e secolarizzate del ’900 chiedono così allo Stato, al dittatore, ciò che chiedevano un tempo a Dio. Così le peggiori atrocità mai compiute nella storia sono state compiute da celebratissimi atei dichiarati e/o feroci anticristiani come Stalin, Lenin, Mao, Pol Pot, Castro, Tito, Mussolini, Hitler, Trotskij, Hoxha, Ceausescu, Milosevic, Jim Il Sungecc ecc.. Tutti tentarono di creare l’”uomo nuovo” e in ogni dittatura venne (ed è ancora presente in Cina e Corea) istituito l’ateismo come religione di Stato. Quindi, continua l’articolo, in una gara a chi ha prodotto più male, l’ateismo non ha rivali. «La visione atea e secolarizzata ha prodotto più di 100 milioni di vittime in un solo secolo, un numero impressionante che i nostri amici atei semplicemente ignorano». Come spiega anche l’illustre storico (non credente) Ernesto Galli della Loggia: «le masse del Novecento erano masse secolarizzate, liberatisi dalla presenza della religione e della trascendenza, pronte a seguire qualsiasi idea generale che si presentasse con dei caratteri in qualche modo surrogatori della vecchia fede religiosa. Sempre la secolarizzione, la perdita di rapporto di fede con la trascendenza è poi all’origine dei progetti di onnipotenza e di deificazione dell’umanità che hanno caratterizzato le due principali ideologie totalitarie di questo secolo: il nazionalsocialismo e il comunismo» (E. Galli della Loggia, “Novecento: il tempo dei miti”, Lineatempo, 2/9/97).
Dalla parte opposta, chiunque può notare come la cultura cristiana abbia donato al mondo l’arte, la musica, i più bei pezzi della letteratura e i più grandi scienziati di sempre. «Qualcuno pensa veramente che l’ateismo avrebbe potuto produrre uno Shakespeare? O un Bach? O un Michelangelo o Rembrandt?», sostiene l’articolista. E che dire di Dante, Galilei, Manzoni, Newton, Beethoven, Copernico ecc..? Chi è stato a salvare i documenti e le conoscenze dell’antichità? I monaci medievali e la Chiesa cattolica. Sapremmo molto poco dell’Antica Grecia e di Roma senza di loro. E il metodo scientifico? I fondamenti della scienza moderna, confermano gli storici, sono stati prodotti da uomini di fede in un Dio creatore personale. E’ stata questa visione del mondo ad avere dato i presupposti per l’indagine scientifica (a questo proposito si veda “L’origine della scienza è nel cristianesimo”). Gli ospedali e le opere di carità? I primi sono stati avviati dai cristiani (basta vederne il simbolo, “la croce” e i nomi dei Santi che ancora oggi porta la stragrande maggioranza degli ospedali), e la seconda è riconosciuta come un elemento centrale del vivere una vita cristiana. E così l’alfabetizzazione universale e le scuole. E’ dimostrato che 106 delle prime 108 università fondate negli Stati Uniti sono state create da cristiani per insegnare, tra le altre cose, la fede cristiana. Queste comprendono Harvard, Yale, Princeton, e l’Università di Pennsylvania. La stessa cosa in Europa e perfino nel resto del mondo, dove le Università furono fondate dai missionari cristiani. L’argomento è comunque molto vasto che ci riserviamo un approfondimento in un secondo momento. Per ora concludiamo con le parole dell’articolista: «senza la fede cristiana l’America non sarebbe stata fondata sulla libertà», e gli Stati Europei non avrebbero nulla da condividere.