Questo tweet di Alessandro ci dice molto. A noi, una cosa di sicuro: che sono finiti i bei tempi degli spot pubblicitari e delle pianificazioni media come le conoscevamo.
Dobbiamo cominciare a pensare a campagne di comunicazione capaci di mettere in sinergia televisione e dispositivi mobili, un set tecnologico diversificato per catturare il pubblico prima, durante e dopo la programmazione.
Contenuti creativi capaci di mettere in contatto brand, prodotto e utenti attraverso modalità visuali e narrative fruibili su piattaforme diverse e a tempo reale.
E non finisce qui. L’interattività ci obbliga a concepire campagne destrutturabili e riproponibili secondo storytelling inaspettati e percorsi del tutto individuali.
Chi ha paura della frammentazione dei media? TheGoodOnes abbraccia la frammentazione non la ostacola per cogliere tutte le nuove opportunità di comunicazione contemporanea.
Perché rinunciare a qualcosa?