Chi ha paura di Beppe Grillo?

Negli ultimi giorni si sono moltiplicati gli attacchi a Beppe Grillo. Non che i media tradizionali siano mai stati teneri con il comico e blogger genovese, ma in vista delle amministrative sembra che il meccanismo della macchina del fango che così bene descrive Saviano nel suo ultimo libro abbia spostato il proprio bersaglio sul leader carismatico del Movimento 5 stelle, che guardacaso tutti si aspettano essere la sorpresa di questa tornata elettorale. L’attacco è trasversale, da destra e da sinistra, o per meglio dire dal “vecchio mondo”, e negli ultimi tempi agli abituali fustigatori Libero e Il Giornale si è unito anche L’Espresso. La cosa triste, in questi giorni in cui fiumi di inchiostro si sono sprecati per tacciare di razzismo, ignoranza e cialtroneria Grillo, è che per anni giornali e tv hanno taciuto le battaglie del Movimento 5 stelle. Limite di due legislature per gli eletti, ritorno al voto preferenza, via i condannati dal parlamento, abbassamento degli stipendi per i politici, lotta contro i privilegi delle caste. Questi forse non erano argomenti meritevoli di un articolo su un quotidiano o un periodico di livello nazionale? Infangare Grillo estrapolando frasi, battute, facezie per la platea (ricordiamoci che è anzitutto un comico satirico e che non è candidato nel Movimento), scavando in episodi del suo passato invece si che è sana informazione. Dopo averlo ignorato per anni, spaventato dai sondaggi, il sistema di potere si scaglia contro quello che oggi per i dinosauri della politica e della classe dirigente italiana è il nemico pubblico numero uno. Confidiamo nel risultato delle urne per dare una scossa alla politica in questo paese.
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