Maura Ruggeri i vecchi padroni del Pd se la sono dimenticata, i giovani no, Titta Magnoli no e neanche una parte degli elettori. Sala Zanoni era stracolma in occasione della presentazione della candidata alle elezioni regionali nella lista “Per un’altra Lombardia”, a sostegno del candidato presidente Umberto Ambrosoli.
Da assessore comunale ai servizi sociali, Maura Ruggeri ha dato prova di equità, capacità e serietà. Non è stata accusata di alcun disastro gestionale. Ha creato un lavoro di rete fra pubblico e privato, ha coinvolto le cooperative, ha avuto maggiori opportunità di spesa rispetto all’assessore Amore, e non ha escluso o penalizzato alcun soggetto attivo nel settore sociale.
Eppure c’è chi teme l’attuale capogruppo del Pd in consiglio comunale: l’apparato del suo partito. Vediamo sul Piccolo Giornale come su La Provincia, come su Cremonaoggi, che Maura Ruggeri è stata candidata ma zittita, punita, considerata non meritevole di parlare. Non è gradita a Piva, Pizzetti e all’esecutore Zanolli.
Lo vediamo chi c’era accanto a Maura Ruggeri in sala Zanoni: Luca Burgazzi, un giovane.
il pubblico di sala Zanoni venerdì
L’altra candidata, pizzettiana, sulla quale punta l’apparato del Pd è Ivana Cavazzini, oggi su La Provincia e Piccolo Giornale circondata dai potentissimi uomini del Pd, come il privatizzatore Tadioli, il redivivo Superti, Virgilio ecc. ecc.
Noi elettori non dobbiamo nemmeno sapere che esiste Maura Ruggeri in corsa, come hanno stabilito i padroni del vapore.
Torneremo sul caso, per protestare contro quest’atto di violenza. Maura Ruggeri parla da candidata alternativa al formigonismo sporco di inchieste, Ivana Cavazzini no.
Ecco una dichiarazione di Maura Ruggeri, qui ribadita.
La mia campagna elettorale sarà una campagna sobria, con pochi mezzi, che conta sul rapporto con le persone e sulla credibilità del lavoro svolto in questi anni a servizio dei cittadini.
Non ho sponsor e non ho apparati a disposizione, conto solo sulle persone che hanno fiducia in me e mi sostengono, in particolare, sui giovani.
Voglio fare di questa campagna elettorale soprattutto un’occasione d’incontro e di confronto con i cittadini, con le associazioni, con il terzo settore.
Legalità, trasparenza, partecipazione sono i valori base della nuova lombardia di Ambrosoli, basta con le clientele gli scandali della Regione di Formigoni, occorre aprire una nuova pagina, ridare credibilità alla regione e speranza ai cittadini.
Cinque i temi che metterò’ al centro della campagna elettorale e su cui mi impegnerò se sarò eletta: lavoro e crescita sostenibile, sanità, formazione , un nuovo welfare per le famiglie, mobilità più efficiente per i pendolari.
Sono molto ottimista, sono convinta che questa volta il centro sinistra vincerà in Lombardia e nel paese!