Quando qualche anno fa non ero ancora universitario e d'estate con più tempo libero mi imbottivo di gialli e thriller, la parte che ritenevo più interessante della storia era quella che girava intorno la figura dell'assassino. Mentre della vittima mi importava il minimo indispensabile, l'omicida era colui che mi destava più domande e curiosità su alcune essenzialità: il movente (perchè uccidere) e anche la persona stessa dell'assassino (come può essersi formata una persona capace di uccidere?).
Marino è vivo, ma il politico Marino è stato ucciso.
Abbastanza lentamente, un'agonia durata quasi un anno, sospesa da un'inchiesta che ha scoperchiato un sistema di affari similmafioso, e poi accelerata da situazioni contingenti, come il giubileo, e un accanimento unico su episodi imbarazzanti (Casamonica, viaggi in USA) e spese presunte pazze (qualche migliaia di euro in cene).
Il primo assassino del nostro giallo è sicuramente il Partito Democratico romano. Aggiungiamoci romano, perchè senza questo pare che il Pd nazionale sia forte, che il Pd ora abbia una segreteria potente, e va a finire che Guerini e la Serracchiani si gasano pure.
Il Pd romano, fortemente colpito dalle inchieste di Mafia Capitale, ha visto saltare tutto il suo apparato di correnti gestite da mister preferenze, e dover ripiegare addirittura sull'ultima corrente che mai aveva ottenuto un minimo potere a Roma, cioè i giovani turchi.
In poco tempo i giovani turchi si son presi tutto: il commissario, le segreterie locali, pure gli assessori nuovi.
Orfini ha tentato di far ripartire il Pd romano usando le sue doti da archeologo, resuscitando Barca che si è messo a tracciare i circoli romani, e ricevere relativi fischi quando finì il lavoro di monitoraggio.
Ma quello che è rimasto sempre desiderio inconscio del Pd romano era quello di far fuori Marino, perchè non era abbastanza romano, perchè non era abbastanza brillante.
L'intento è riuscito, direi piuttosto bene. Dopo avere chiesto il rimpasto di Marino, Ignazio è stato quasi commissariato, e lasciato morire lentamente, tra falsi scandali e polemicucce.
Di sicuro anche Matteo Renzi c'ha messo del suo, ma (a differenza di tutti quelli che da due anni a questa parte incolpano Renzi di tutti i problemi di questo mondo) non vedo proprio cosa ci potrebbe guadagnare dal perdere o rischiare di perdere un città importante come Roma.
E come dimenticare questi media barbari e tristi, che per giorni non hanno fatto altro che parlare dei problemi di Roma.
Ogni crollo in metropolitana era colpa di Marino, ogni funerale richiedeva la sua presenza tra i sette colli.
Marino, poraccio, c'ha messo del suo. Ha provato in tutti i modi a cambiare l'obbiettivo delle telecamere: prima ha provato a mostrare sui social Roma come stesse cambiando, ma ai Media non interessava; poi si è messo sulla difensiva spiegando che i viaggi erano per tracciare relazioni internazionali, ma i media se ne fregavano; ha provato persino a cambiare notizia, puntando il dito verso i lavoratori del colosseo quando fecero l'assemblea tenendo chiuso il monumento un'intera mattinata, ma i media distolsero l'attenzione da lui solo per due giorni. Tutto è stato inutile.
Oltre ad un Partito inesistente, una maggioranza (tra le quali SEL di Fratoianni) voltagabbana, i media incattiviti, un'opposizione compatta, e anche qualche erroruccio di Marino stesso, l'omicidio Ignazio Marino trova come complici anche voi, che per anni avete urlato "guardate all'estero che bello che si dimettono per due sigari comprati con i soldi pubblici", voi che "in Germania addirittura i politici vanno a casa per lauree copiate", voi che, come dei marcotravaglio inconsci, avete agitato la questione morale ogni volta che un sindaco, un parlamentare, un politico veniva beccato "con le mani nel sacco", pronti a sbraitare il vostro odio verso una politica che magna con i soldi pubblici.
Ho pensato a voi quando candidamente il ristoratore romano ha detto che Marino cenò nel suo locale con i suoi famigliari. E ho pensato sempre a voi quando il Papa (in una vergognosa e imbarazzante conferenza stampa) disse che Marino si era autoinvitato a Philadelfia per andarlo a vedere.
E scorrendo le vostre filippiche pro-Marino, un po' mi è scappato da ridere.
Voi avete preparato le pietre che poi media, opposizione e nemici interni hanno usato per lapidare Marino.
E ora frignate, giustamente, perchè Marino si è dimesso. Vittima dello sciacallaggio che avete creato voi, che avete messo l'onestà come caratterista principale ed essenziale di un politico, fregandovene delle capacità.
E ora, miei cari andreascanzi della società, vi aggirate sui social vestiti di nero, in lutto, perchè Roma cadrà in mano ai fasci o ai grillini.
Ma questa è la conseguenza del clima politico e culturale che avete creato, un clima barbaro dove basta uscire su un giornale per finire bollato come malvivente.
Un clima forcaiolo che io, e molti altri, abbiamo sempre ripudiato, e voi ripudiate a giorni alterni, con i se e con i ma.
Marino ha tantissimi altri assassini, ma già qualcuno penso di averne individuato.
E questi rendono tutto questo giallo abbastanza intrigato, così intrigato che è già pronto a diventare un horror, almeno osservando le facce che sfilano in queste ore, gongolando per la Capitale.
Mirko Web
@wirko94
PS: Non ho inserito il complotto mafioso-vaticanista-criminale, che va molto in voga in queste ore, perché penso che certi sistemi se vogliono ribaltarti non si inventano cene con i soldi pubblici. Poi magari mi sbaglio.