Magazine Società

Chi non è ladro scagli la prima pietra – I deliri del matto

Creato il 21 febbraio 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Che periodo esasperante. Almeno politicamente parlando. Dopo una settimana di sbornia sanremese, più che altro celentanese, si torna a parlare “dell’articolo 18″(notare bene che molti giornali evitano i termini “licenziamento con giusta causa”), ormai il fulcro della discusssione sulla miracolosa riforma del lavoro. Intanto, a me pare, che questo tira e molla sia utile a chi sta costruendo questa mirabolante innovazione, che tanto strizza l’occhio al modello statunitense, ma che come al solito si applica in Italia importando esclusivamente il peggio, serva a nascondere il resto del contenuto della riforma.

Qualcuno ha saputo nulla di come agevolare questa facilità in entrata nel mondo del lavoro? Incentivi? Agenzie? Soldi? Dove?

Chi si deve occupare dell’accompagnamento?

Che differenza c’è tra avere un contratto che finisce e non viene rinnovato e un “va a casa” senza preavviso? Forse un pelo più di civiltà? (Per quanto non sia una bella notizia in entrambi i casi)

Ho sentito parlare ancora di apprendistato, per carita! Ho capito che non si smette mai di imparare ma 20 anni da apprendista non li fa nemmeno un mastro vetraio!

Nel frattempo, tra queste ipotesi campate – in sobrietà – c’è qualcuno che alza il gomito. La nostra amica Emma.

La povera Marcegaglia Junior, col mandato di presidente di Confindustra verso la conclusione, deve trovare un modo di farsi ricordare, per non rischiare di tornare ai bei tempi in cui dicevi in una discussione

Emma Marcegaglia

Chi?

Per cui dopo qualche sparata come

Lo scudo fiscale è un “male necessario”. [2009]

E successivamente qualche kamasutra di logica, visto che gli italiani non ricordano nemmeno cosa hanno mangiato a cena ancora seduti a tavola (grazie anche al formidabile Ordine dei Giornalisti):

 [Lo scudo fiscale] “non è la scelta giusta in quanto premia i furbi” [ottobre 2011]

Insomma tra qualche guaietto e qualche figura barbina, la nostra Emma non era riuscita a cogliere nel segno. Fino alla riforma del “mercato del Lavoro”, in cui le è scoppiato un prurito che si era assopito da tempo. Quello di dire “vattene a casa” senza un perché motivato. Lo vedevo nei suoi occhi e alla fine l’ha espresso nel modo più banale possibile, come potete vedere lì sopra.

Che i sindacati difendano chi fa comodo, non è una novità. Ma non è compito di Emma Nazionale di farlo notare, visto che Confindustria nasconde più società colluse con la mafia che latitanti le colline del Meridione. Comunque noto la solita tandenza nazionale a fare il lavoro di qualcun altro, probabilmente è per questo che non piace più il posto fisso.

Che comincino loro allora, male non fa.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine