Magazine Diario personale

Chi s’accontenta gode?

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Chissà com’è che certe espressioni, infallibilmente, le trovo sempre sulla bocca di certe persone.
Chi s’accontenta gode.Persone dalla vita stabile, certa, coraggiosamente edificata su solide fondamenta di paura della propria ombra. Per puntellare e confortare la rinuncia a tentare un qualcosa di non calcolato, di non prevedibile, ti dicono che “Chi s’accontenta gode”.Sapersi accontentare, saper cogliere la positività in ogni frangente, saper vedere un bicchiere mezzo pieno, possono essere belle qualità. Aiutano anche a tirare avanti in certi momenti, veri espedienti psicologici di salvezza.Io sono più le volte che ho saputo di quelle che ho dovuto accontentarmi. Son contento di avere la capacità di sapermi accontentare.
Ma resta un accontentarsi. Il godimento nulla ha da spartire col sapersi accontentare.Gode solo chi osa farlo, come per il volo.Godere è un’altra cosa. Godere è il bicchiere così pieno, al punto da tracimare e bagnare tutto intorno.Chi s’accontenta più facilmente è felice, o, per dirla meglio, è meno esposto ai rischi di caduta nell’infelicità.Ma non gode, perché godere è un orgasmo che va oltre il senso di felicità.Non serve nemmeno provare a descriverlo un orgasmo esistenziale, intanto chi si accontenta non è mentalmente attrezzato per coglierne le sensazioni.Accontentarsi può essere una scelta di buon senso, un limite dettato dalle circostante, un obbligo imposto. Non certo la via verso il godimento.Se ad accontentarti arrivi a provare godimento, siamo nella sfera delle pulsioni psicofeticiste.Il vero godimento esige il rifiuto della misura, il rigetto del “mi scopo la vita col coito interrotto”, dell'ansimo pacato e misurato.Vale davvero quanto già detto da altri: chi s’accontenta gode, chi gode s’accontenta di più.Purtroppo, per certe persone, il massimo godimento cui possano ambire è una risatina tisica, senza convinzione, senza incarnato, dalla quale hanno imparato a ritenersi appagati.Davvero buon per loro se ne sono sinceramente convinti.Per me, elevare la necessità a regola di edonistica virtù, ha in sé il germe del vizio, detto senza offesa per Epicuro o De Sade. Il vizio della pacatezza come massima aspirazione di piacere possibile.
K.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Rompere l'incantesimo!

    Rompere l'incantesimo!

    Confusione di Crisi Lettera aperta alle persone interessate ad EXIT! nel passaggio dal 2014 al 2015 di Claus Peter Ortlieb Nei due anni successivi alla morte... Leggere il seguito

    Da  Francosenia
    CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ
  • Pitagora il padre dei vegetariani

    Pitagora padre vegetariani

    CARNEVALE DELLA MATEMATICA N.81 Come ben afferma il nostro carissimo Leonardo Petrillo nel suo blog Scienza e Musica, nell'Analisi matematica ci sono... Leggere il seguito

    Da  Marta Saponaro
    CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI
  • Iconoclastia, ora!

    Iconoclastia, ora!

    TABULA RASA - Fino a che punto è auspicabile, necessario o lecito criticare l'illuminismo - di Robert Kurz Le icone dell'illuminismo ... Leggere il seguito

    Da  Francosenia
    CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ
  • La fisica quantistica nell’antichità

    fisica quantistica nell’antichità

    Il sigillo VA/243 e’ un sigillo accadico del III millennio a.C., oggi conservato al Vorderasiatische Abteilung del Museo di Stato di Berlino sotto la sigla... Leggere il seguito

    Da  Dariosumer
    CURIOSITÀ, OPINIONI
  • Notti dopo

    Questa è un’estate che chiama post a grappolo (che ricordano le serate a cazzeggio, in mezzo al prato – il profumo di zampirone da un lato, sul tavolo un mazzo... Leggere il seguito

    Da  Povna
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, SCUOLA
  • Clinamen

    Clinamen

    Il patto di Venere di Mario Porro La fisica moderna nasce all'epoca di Galileo: assunzione ormai consolidata, punto fermo in appartenenza indubitabile. Leggere il seguito

    Da  Francosenia
    CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ