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Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me

Da Lacucinadiqb
Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me
Sulla scia dello scoop effettuato da Scatti di Gusto, che ha "bruciato" l'uscita della Guida de "Il Gambero Rosso Roma", e dopo aver letto la bellissima "cena a due voci" del blog di Cibvs, ho deciso di darmi anch'io alla "degustazione investigativa" alias recensione alla mia portata.

E ovviamente ho iniziato dal Maestro: mi è stato insegnato da sempre a puntare al massimo per dare il meglio.Basta sorrisi sornioni. Sono serissima in questo momento, soprattutto perché sto combattendo da oltre 12 ore, e proprio dall'interno, con un mc-figo-vivace al cui confronto Alien I era un dilettante.


Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me
Ore 20.00 di una serata qualsiasi (bello, sembra l'inizio di una puntata di Ellery Queen) quando decido di fermarmi al Mc-Drive per farmi tentare da ciò che la pubblicità radiofonica, unitamente a quella cartacea e televisiva, avevano sottolineato negli ultimi giorni: l'ultima creazione della Maison Mc-Ma, ovvero il panino creato ad hoc da Marchesi per Mc-Donald's.L'immagine della ragazza che nel silenzio surreale di un mc-ristorante addentava e godeva, con un composto orgasmo (bei tempi quelli di "Harry ti presento Sally"), di una mc-goduria non poteva lasciarmi indifferente per cui, nel medesimo silenzio surreale della mia casa (POTETE ABBASSARE IL VOLUME DEI DAFT PUNK, PER CORTESIA?!?)  sono rimasta a tu per tu con mio il  mc-tessssoro.
Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me
Ta-Da! Aperto lo scrigno...beh, sembro io al mattino senza effetti speciali. Manca di base illuminante, gel rimpolpante, fondo idratante ai liposomi. Non è un bel vedere, effettivamente.
Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me
Lo apro. E io al mattino sembro meglio.
Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me
Sono DE-CI-SA-MEN-TE meglio.
Chi se ne frega della musica (e della cucina?) ovvero il Mc-Vivace e me
Vai con l'analisi orgasmolettica, ops, organolettica:
  • se è vero che le schede tecniche e le procedure interne dell'azienda sottolineano che il prodotto finito non deve rimanere più di 10' alla vendita, pena il conferimento nell'umido, qualcuno deve aver avuto l'orologio rotto;
  • il velo di maionese alla senape è una cucchiaiata di salsa troppo gialla per essere vera, schiaffata giù senza cuore e senza amore;
  • gli spinaci spadellati sono il classico quadretto surgelato che una padella devono averla vista in una vita precedente;
  • la cipolla dolce è stata tagliata con una mannaia senza filo ed è decisamente cruda (ma non so se la ricetta la prevede cotta);
  • la carne bovina è un hamburger standard troppo cotto e troppo secco;
  • la croccante pancetta deve aver passato un brutto quarto d'ora;
  • il tiepido pane ai semi di girasole ha troppi semi di girasole che comunque sono solo sulla superficie.
MUSICA PER IL MIO PALATO?!Rimango in tema e cito il mitico Bollani quando ricorda il "bizzarro e geniale pianista Thelonius Monk il quale, dopo un concerto, a volte era scontento perchè, diceva, "Ho fatto gli errori sbagliati".Ritengo che questa volta sia stato fatto un errore giusto. Ovvero: "mai più".

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