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Chi strumentalizzerà la gloria di Mandela?

Creato il 06 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Ovviamente tanti specialmente il Pd, che già tramite Ds e Margherita ha rincorso la Lega chiamando “sicurezza” delle politiche discriminatorie. Un esempio clamoroso e disgustoso fu la caccia ai vucumprà in centro a Cremona, Bodini sindaco. Attacchi insensati a dei poveri invece di insegnare loro un mestiere, e una “cultura della sicurezza” che si è accompagnata anche a degli omicidi, in altre province più violente. Singolare il caso della Puppato che si è distinta seccamente dalla Lega, come sindaco di Montebelluna. Non altrettanto ha fatto Bersani, che alle feste della Lega c’è andato con obiettivi ben precisi. Con la Lega e il Ppi, il Pds ha fatto la riforma delle pensioni attivata da Tremonti, quel marchingegno che abbassa i coefficienti. Davvero lungimirante! In Italia si sono visti sgomberi di campi nomadi e a Cremona si sono sentite dichiarazioni piene di disprezzo per dei profughi (non immigrati) che sostavano davanti alla Caritas.
In Italia il Pd ha governato assieme ai simpatizzanti pidiellini di Marine Le Pen, prima con Monti poi con Letta.
Mentre l’Italia veniva saccheggiata e straziata da ladroni protetti dai potenti c’era chi cercava di rubare i voti alla Lega promettendo più sicurezza. In compenso è stata diffusa una controcultura incivile che fa apparire papa Francesco un marziano, disprezzato in silenzio dagli xenofobi. Si sono combattute guerre odiose chiamate missioni di pace. Si è riabilitato più che si poteva il fascismo. In questi anni in Italia di Nelson Mandela non s’è parlato quasi mai, se non per i mondiali di calcio: si è parlato più di Mussolini che di Mandela. Un grande politico pacifista che in Italia non ha avuto seguaci perché elettoralmente non conveniva. Oggi sarà lodato da molti e poi dimenticato – in Italia – ben presto. Come Gandhi e altri grandi leader capaci di una prospettiva, non solo di un bilancio o del pil.

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