Chi va con lo Zoppo... ascolta il debutto omonimo degli Spoke Of Shadows

Creato il 08 ottobre 2014 da Conlozoppo
Negli ultimi anni, parallelamente a un'attività dei Djam Karet più rarefatta (e ahimè, priva del fascino dei vecchi tempi), l'etichetta Firepool Records si sta candidando a 'working label' dedicata a proposte più sperimentali, legate in qualche modo all'estetica e al modus operandi Karet. L'ultimo titolo pubblicato è a cura del duo Spoke Of Shadows: un progetto che si presenta immediatamente ispirato alle atmosfere care ai ProjeKcts frippiani e alle esperienze avant-prog.Trattasi di un duo, ma nulla a che vedere con la formula tanto in voga, ad esempio con i Black Keys: Mark Cook sfodera la sua potente Warr Guitar (ma anche bassi e tastiere), Bill Bachman si dà da fare alla batteria, insieme ad ospiti come l'immancabile Gayle Ellett e musicisti di frontiera quali Michael Harris, Shannon Wickline e Jeff Plant. Bachman ha un profilo legato all'insegnamento delle percussioni, con tanto di piatti disegnati e realizzati da lui, Cook invece è un fido sostenitore della Warr oltre che mente degli Herd Of Instinct. Due figure assai diverse, che si sono incontrate a un concerto di tributo ai Led Zeppelin e hanno cominciato a parlare di amore per i Genesis dell'epoca Gabriel...L'obiettivo di Spoke Of Shadows è di offrire una visione multiforme delle logiche originarie del progressive, investendo sulla libertà di espressione, sulle diverse estrazioni, sul palleggio e scambio di idee. Dodici strumentali al cui centro troviamo la veemenza e le ragnatele chitarristiche degli ultimi King Crimson ("Dominion" e "Tiding at Windmills" sono assai marcati da questo punto di vista...), che riprendono l'idea forte del prog con un approccio per niente nostalgico, anche quando entrano in gioco strumenti-feticcio come il flauto ("Images" e "Lost one"). Secco e pungente l'exploit dinamico di "One day" (Bachman in grande spolvero); vista la lunghezza e la varietà di componenti, "Pain map" si candida a pezzo prog per eccellenza della scaletta; "Drama of display" sposta il baricentro sui dialoghi strumentali dal sapore fusion.Debutto piacevole, a tratti persino sorprendente, ma condizionato dalla dualità: aprirsi definitivamente a progetto collettivo potrebbe essere una chiave importante per il futuro di Cook e Bachman.www.spokeofshadows.comD.Z.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Avere vent’anni: giugno 1995

    DARKTHRONE – Panzerfaust Manolo Manco: A fare di quest’album un capolavoro bastano il riferimento bellico del titolo e il cupo artwork ritraente in controluce u... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Cicciorusso
    CULTURA, MUSICA
  • La vetrina degli autori - Giugno 2015

    Buongiorno, carissimi lettori e carissime lettrici! Ormai siamo giunti di nuovo a fine mese e questo significa che è arrivato il momento di proporvi la rubrica ... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Ilary
    CULTURA, LIBRI
  • Lorenzo Feliciati – Koi

    Lorenzo Feliciati è un musicista italiano che ha all'attivo una miriade di collaborazioni con altrettanti musicisti tra i più rappresentativi della scena... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Iyezine
    MUSICA
  • Le epoche d'oro dell'arte

    Segui la bacheca Riflessioni di Artesplorando su Pinterest. Prima che l'arte diventasse una faccenda individuale che l'artista sbroglia nel suo studio o nei... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Artesplorando
    ARTE, CULTURA
  • Deep Purple, di Giuseppe Scaravilli

    La triade classica dell’hard rock con radici blues rimane comunque quella rappresentata da Led Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple. Leggere il seguito

    Il 28 giugno 2015 da   Athos56
    MUSICA
  • LOSERS PARADE, We All Lost Out

    Poco meno di quindici anni fa, dopo la sbornia della new school e dell’hardcore metallizzato, un manipolo di band ha abbracciato anche in Italia un ritorno... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   The New Noise
    MUSICA