Chi va con lo Zoppo... ascolta 'La tana del tono', il nuovo album di Carlo Del Prato

"Prego siore e siori, venghino pure nella Tana del Tono"! Probabilmente a Carlo Del Prato una presentazione del genere non dispiacerebbe, visto che l'elemento goliardico e spensierato è ben presente nella sua proposta. Ma si tratta di una goliardia apparente, o comunque ben direzionata, guidata da un magistero compositivo ed esecutivo che, seppur in contesto da one-man band, risulta accattivante ed efficace.
"La tana del tono" è il nuovo lavoro del compositore e percussionista romano, già noto per la sua militanza con Tr33o, The Chaos Engine, Badavoodoo, Leo Giomini Band e Steamheated: progetti diversi per estrazione e sonorità, ma essenziali per comprendere la dimensione "sincretica" del nuovo lavoro di Carlo. E' un album di collocazione genericamente fusion, ma dallo spirito "progressive" vista la vis degli arrangiamenti, l'ampiezza delle influenze e dei contatti, come confermano "Come se importasse", la title-track e "Lo splendido", coinvolgenti e ben rifinite.
Pezzi come "Midnite Charlie", "Sleepwalk" e "Multiverso" arrivano subito al dunque, mostrando un'abilità nella costruzione, nell'incasellamento delle varie componenti, nel muoversi con disinvoltura tra rock, jazz, funk ed elettronica. Certo il riferimento immediato va a Zappa, al primo Steve Vai, ai Weather Report e per certi versi ai nostri Area e Perigeo, ma con un'indole e un "colore" moderno, non passatista. Lo conferma ad esempio l'art-rock alla Bluvertigo di "Trazione interiore", aliena rispetto al resto ma non così fuori luogo, anzi papabile come ipotesi di nuovo prog.
Un lavoro convincente, con qualche neo addebitabile alla stessa genesi o allo scarso smalto di alcuni brani, ma espresso da un musicista preparato e ispirato.
http://www.myspace.com/pluggotic
(Recensione apparsa su: http://www.movimentiprog.net/modules.php?op=modload&name=Recensioni&file=view&id=3424)