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Chi va con lo Zoppo... legge 'Che mi dici di Stefano Rosso?', il nuovo libro di Mario Bonanno

Creato il 30 marzo 2012 da Conlozoppo
CHE MI DICI DI STEFANO ROSSO?  – Fenomenologia di un cantautore rimosso
(MARIO BONANNO E STEFANIA ROSSO, Stampa Alternativa)

Chi va con lo Zoppo... legge 'Che mi dici di Stefano Rosso?', il nuovo libro di Mario Bonanno
Che ti dico di Stefano Rosso? Troppo facile dire che era un grande cantautore, che è stato dimenticato troppo presto, che avrebbe meritato sorte migliore dopo il successo di Una storia disonesta. Troppo facile davvero. Più complesso dire che è statu un cantautore “rimosso”. Proprio intorno ai motivi della rimozione indagano la figlia Stefania e l’esperto Mario Bonanno, una delle firme più prestigiose del giornalismo musicale italiano. Stefano Rosso non è stato solo quello del celebre tormentone “Che bello, due amici, una chitarra e lo spinello”. La sua Storia disonesta ha segnato senza dubbio il linguaggio della canzone d’autore italiana in un lontano – ma neanche tanto – scorcio dei nostri anni ’70 ma la rimozione è passata per altre vie, molto più subdole rispetto a quelle moralizzatrici e contrarie a un’innocente canna in compagnia nel 1977.
Stefano Rosso ha pagato la sua mancata appartenenza a conventicole varie: in un paese come il nostro, così ricco di caste, corporazioni, ordini professionali e lobby culturali, il parlare franco e il cantare schietto del musicista romano hanno pesato molto. È morto nel 2008 e persino i suoi fan lo identificano esclusivamente con la canzone dello spinello, dimenticando un songbook ricco, variopinto e godibile, anche nei lavori di matrice strumentale. Per comprendere meglio basta ascoltare il cd allegato al testo, un resoconto live dall’amato Folkstudio, annata 1993. Pezzi come Letto 26 e Neurologico reggae, benché freschi e ironici come quelli del compianto Rino Gaetano, avevano una struttura così singolare, figlia dell’approccio rispettoso e serio all’arte tutta americana del fingerpicking. E si sa, quando una canzone non la puoi cantare a squarciagola sulla spiaggia, l’oblio è dietro l’angolo.
Bonanno racconta molto bene la vicenda di Stefano Rosso, collezionando anche contributi di amici, colleghi e critici, che finalmente ci riconsegnano un cantautore mai scontato e molto intrigante.
http://www.stampalternativa.it
(Recensione apparsa su: http://transonanze.blogspot.it/2012/03/che-mi-dici-di-stefano-rosso.html?spref=fb)
Donato Zoppo

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