lo diceva, spesso, mia madre!
Mai come in questi giorni ci rifletto: dopo l’incidente di qualche giorno fa per cui mi son trovato a soccorrere una mia conoscente nel giro di 24 ore mi son trovato ad evitare 3 incidenti principalmente perchè andavo pian pianino ed ho avuto tutto il tempo di scansare / frenare ed evitare impatti ed investimenti.
Mi avvicino, in scooter, ad un semaforo (verde pieno per me) e due ragazzini, pur avendo visto che arrivavo, cercano di attraversare: lampeggio e suono e mi becco anche un vaffa! Oramai il codice della strada è un optional per cui capita (sono stato testimone oculare di svariati episodi) chi infrange le regole si inalbera, strilla e strepita come se avesse anche ragione . . .
Dopo un paio di km imbocco l’autostrada ed un automobilista si immette, dalla rampa di accelerazione, in autostrada a velocità sostenuta e decide, sagacemente, di sfrecciare verso la corsia di sorpasso: a stento riesce ad evitare la collisione con un’auto che sopraggiungeva, a velocità regolare direi, il cui guidatore non s’è accorto di nulla.
Strada facendo mi rendo conto che non c’è un camion che sia uno che rispetti il limite di velocità in autostrada: viaggio sui 90 km/h di media, mi sorpassano tutti !
Chissà se s’organizzassero dei tour nei reparti di rianimazione che, oramai, sono costantemente affollati dagli esiti dei tanti incidenti stradali che si verificano quotidianamente in Italia: che pena il giovane che ho visitato, proprio ieri in rianimazione, politraumatizzato a seguito di un incidente in cui è stato investito da un’auto, come accadde alla sfortunata Carlotta.
Mi chiedo: quanti dei 598 incidenti stradali, 13 morti, 849 feriti che si registrano in Italia ogni giorno si potrebbero evitare se tutti facessimo, coscenziosamente, la nostra parte ?
Di sicurezza stradale ho già parlato in questi articoli