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Chi valuta l’IIT?

Creato il 03 aprile 2013 da Fisiciaroundtheworld

iitL’IIT (Italian Institute of Technology) è una Fondazione di diritto privato istituita congiuntamente dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dal Ministero dell’economia e delle finanze, nel 2003, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e di favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. Dopo un periodo iniziale di due anni  durante il quale si sono definite e analizzate le attività dell’ IIT, la sua struttura direttiva, ed il piano scientifico, l’IIT ha cominciato a funzionare a fine 2005.
In questi anni l’IIT ha ricevuto circa 100 milioni di euro l’anno, ma senza essere sottoposto regolarmente ad una valutazione come altri centri di ricerca internazionali dello stesso livello.  Questo ha fatto si che varie persone abbiamo cominciato a chiedersi come vengano spesi questi soldi e con quali risultati. Sono apparsi diversi articoli su riviste e blog, per citarne qualcuno: L’eccellenza de’ noantri (il fatto quotidiano), Istituto Italiano Tremonti (blog Le Science), Enti di Ricerca e IIT: dov’è l’eccellenza (Roars), Chi ricerca trova un tesoro (L’Espresso), Italy’s MIT Grows, And So Does Controversy Over It (Le Science).
I dubbi e le domande che vengono poste in questi articoli sono due: il primo é chi valuta i risultati dell’IIT, ed il secondo è come vengono spese le eccedenze.
La storia delle valutazioni dell’IIT è un po’ strana, ma andiamo con ordine. Un primo panel per valutare i risultati dell’IIT fu creato durante il governo Prodi da Padova Schioppa.  Questo  panel produsse un report sulle attività dell’IIT che però non venne mai reso pubblico. In seguito altri due report positivi, redatti dal comitato tecnico-scientifico dell’IIT, furono presentati nel 2008 e nel 2009. Ma come viene fatto presente nell’articolo di Science il fatto che questi due report siano stati realizzati dal commitato interno li rende poco credibili.  Successivamente tre parlamentari (Bachelet, Tocci e Ghizzoni) presentarono nell 2009 un interrogazione per richiedere una valutazione da parte di un panel esterno che venne rifiutata. Quindi visto che la legge Legge 326/2003 stabilisce il finanziamento dell’ITT fino al 2014 sarebbe opportuno avere una valutazione internazionale pubblica sui risultati prima di rifinanziarlo.
Il secondo problema che è stato sollevato in questi anni è il fatto che l’IIT riceve più fondi di quelli che spende (vedi l’Espresso) e quindi col tempo si è trasformato in una funding agency che finanzia diversi progetti in collaborazione con altri enti e/o università. Personalmente non trovo nulla di male nel finanziamento di collaborazioni esterne, ma il fatto che l’università italiana viva in penuria di fondi quando c’è un ente che ne riceve più di quelli che spende mi sembra un po’ anomalo. Questo fa si inoltre che l’IIT goda di una posizione di potere, grazie alla possibilità di distribuzione di fondi.



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