Il Gianduia e’ un cioccolato con almeno il 30% di nocciole inventato a Torino nel periodo napoleonico. La sua creazione si attribuisce ai pasticceri torinesi che sostituirono con la più economica nocciola tonda gentile delle Langhe una parte dell’ormai costosissimo cacao: il blocco economico ordinato da Napoleone per i prodotti dell’industria britannica e delle sue colonie, che rimase in vigore fino al 1813, aveva reso difficile il reperimento del cacao nel Regno di Savoia.
E questo si sa…
Gianduja (in piemontese Giandoja [ʤan'dʊja]) è una maschera popolare torinese di origini astigiane della commedia dell’arte.
Anche questo si sa…
Gianduia e anche un software framework inventato dalla Apple Inc.nel 2009 come possibile sostituto di Adobe Flash.
Non so voi ma questo non lo sapevo proprio, per questo esiste Wikipedia !
Avendo ancora a disposizione un poco di nocciole tonde gentili delle Langhe, ed ispirato dalla ricetta di Matthew Kenney dal nuvo libro Raw Chocolate, ho provato ad impastarle cercando di ottenere qualcosa simile alla prima descizione; il risultato e’ stato un cioccolato profumato e voluttuoso che puo’ anche ricordare il Gianduia, ma l’aggiunta dell’estratto di mandorle gli dona un carattere tutto suo.
3/4 T di burro di cacao, sciolto a bagno maria
1/2 c estratto di vaniglia
1/2 c estratto di mandorle
1/4 c sale
Frullare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo,
aggiungere poi :
1 T cacao in polvere
3/4 T agave
1/2 T di burro di nocciole
frullare nuovamente.
Versare in una ciotola capiente ed aggiungere
1 T di nocciole tritate grossolanamente
mescolare per bene.
Versare in un contenitore o tortiera rivestito con carta da forno, livellare e lasciare solidificare nel freezer dove si conservera’.
Dopo qualche ora sara’ possibile tagliare il blocco.
L’ ho ridotto a quadratini da mangiare in un paio di bocconi, non e’ durato molto…