“Chiara e trasparente come l’acqua, bene comune”. Intervento di Giuseppe Torchio sull’opportunismo del deputato Pizzetti

Creato il 03 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

C’è qualcosa che non funziona se un deputato non interviene mai sulle contraddizioni più fosche che si sono generate a Cremona sulla riforma del servizio idrico integrato. Il consigliere provinciale Giuseppe Torchio, attaccato su La Provincia dal deputato Pizzetti, interviene con una severa analisi. Segue il testo.

Pizzetti e’ parlamentare in carica, non rottamato 18 anni fa. In questo scorcio abbiam condiviso un impegno che ritengo “plurale” ma sempre dalla stessa parte.

Poiche’ il ruolo pubblico e’ senza vincoli di mandato  si sara’ o avra’ sicuramente chiesto quali i “benefici” per I contribuenti aretini sulla tariffa dell’acqua dopo l’ingresso del privato – la stessa Suez Gaz de France, rappresentata dallo studio Sciume’ che a Cremona e’ consulente idrico di Aato e Provincia.

E quale protagonismo abbia sviluppato la maggioranza pubblica rispetto alle iniziative della minoranza privata nella societa’ mista toscana Nuove Acque, formula tanto cara a lui e a Perri.

E perche’ le amministrazioni di centro destra di Bergamo, prima e di Lodi, Imperia, Milano poi hanno scelto gestioni totalmente pubbliche.

Anche se non risultano interrogazioni  di Pizzetti sulla vicenda nostrana, ne’ sul ruolo giocato nella partita dallo studio milanese Sciume’, ne’ sul cumulo di incarichi dello stesso professionista anche in rappresentanza della Provincia di Cremona ad Autostrade Centro Padane (vice-presidente) e a Stradivaria (presidente).

E nemmeno interpelli alla competente autorithy del gas e dell’energia  nemmeno sulla remunerazione del capitale prevista (20%) dalla tariffa del “piano d’ambito” dell’Aato cremonese, il triplo di quel pur generoso 7% che i referendum popolari hanno cancellato.

La gioiosa macchina da guerra di Occhetto porto’ alla vittoria del Cavaliere al termine della prima repubblica.

Speculare a responsabilita’ e meriti di Pizzetti nel nostro territorio. Di certo nemmeno per lui e’ il nuovo che avanza.

Molta acqua e’ passata ma mi sembra di rileggere autosufficienza, quasi l’onnipotenza, di cui ci parla Mino Martinazzoli nel libro “uno strano democristiano”.

Purtroppo constato che a sinistra questo complesso non e’ morto con quel fallimento.

Nei giorni scorsi un “compagno” riflessivo come Evelino Abeni rimpiangeva le capacita’ degli interlocutori della prima repubblica, mitiche se rapportate al vuoto pneumatico della “seconda” che sara’ ricordata senza nostalgia, a sinistra come dal resto degli italiani.

Abeni e’ sincero o ha ragione chi scarica responsabilita’ sulla pelle altrui, senza interrogarsi sulle proprie? C’e’ un’infallibilita’ papale anche in salsa laica?

Accanto alle spine non dimentico il ruolo positivo in tanti altri scenari e versanti operativi legati all’ attivita’ per il territorio.

Piu’ d’uno ha chiesto: “Perche’ dal 94 sei stato con chi ha perso? La geografia politica cremonese sarebbe monolitica ed insieme pasticciata, se alle liste alle politiche del 2008 non fossi stato in coma all’ospedale?”

Domande a cui e’ facile dare una risposta.

Chi parla di espedienti da prima repubblica, nella seconda ed alla vigilia della terza vanta, invece, la guida delle piu’ importanti aziende pubbliche cremonesi.

Mentre Bertoglio e’ stato revocato alle Autostrade ancor prima di insediarsi, altri son rimasti al loro posto anche se in Comune e Provincia han vinto coalizioni opposte.

Anche il Pd s’e’ chiesto se e’ solo per la valentia di uomini talentuosi o se c’e’ una partecipazione ai governi locali di centro-destra e con quali risultati.

E la “mistura” della privatizzazione dell’acqua cremonese e’ parsa a molti come un “atto dovuto”, quasi un tacito riequilibrio a tanta generosita’.

W il centro destra generoso!

Abbasso il culdilegno ficcanaso!

Giuseppe Torchio
Rete Civica Cremonese


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