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Chiara Guidi / Socìetas Raffaello Sanzio in “Nuvole.Casa.”

Creato il 02 febbraio 2016 da Dismappa

Biblioteca Civica di Verona - Sala di Teologia
Venerdì 5 febbraio 2016 h 17.00 - 18.15 - 19.30

Chiara Guidi / Socìetas Raffaello Sanzio

di Elfriede Jelinek
traduzione Luigi Reitani
di e con Chiara Guidi
musiche di Daniele Roccato eseguite al contrabbasso dallʼautore
con la partecipazione di Filippo Zimmermann
produzione Socìetas Raffaello Sanzio e Festival Focus Jelinek

In Nuvole.Casa. le parole si accumulano, strati su strati, come mattoni per la costruzione di una casa. Sono parole di altri, tratte da Hölderlin, Heidegger, Fichte, Kleist e da lettere della RAF del 1973-1977 che la scrittrice prende, solleva e sposta dal libro nel quale si trovano per collocarle nel suo libro. Se ne serve per dire altro rispetto a ciò che si legge, lasciandone aperta la decifrazione che non può accontentarsi di sapere da dove quelle parole provengono. Il principio compositivo resta oscuro e le frasi dense di significato ma, estrapolate dal loro contesto, non rimandano ad alcuna spiegazione. Possiamo ascoltare, non capire, e se si ascolta pare di udire una voce sotterranea, grave come il suono di un contrabbasso, che tiene unito lʼintero corpo dellʼopera. Jelinek entra nel linguaggio come se entrasse in una casa e lì, provocatoriamente, eleva un inno al sacro suolo tedesco e ribadisce quel ʻnoiʼ che ricorre insistentemente come un metronomo, scandendo i flussi e riflussi della storia e dellʼumanità.
Nuvole.Casa. è una favola del potere. Ne conosciamo le vittime, gli orrori dettati dallʼemblema dellʼatroce ʻpurezzaʼ, ancor prima di leggere il libro. La storia ci è nota a priori. Eppure, nel libro della Jelinek ciò che conosciamo prende la forma di un enigma che è la promessa di un mutamento. Per scrivere il suo libro Jelinek strappa le pagine di alcuni libri e le affida al ritmo della composizione. Strappa anche la parola che forma il titolo che originariamente indica il "Paese della cuccagna": Wolkenkuckucksheim. Ne esclude una parte: kuckuck che significa cuculo, mentre la prima parte e lʼultima significano rispettivamente nuvole e casa. Un Wolkenkuckucksheim è il luogo della fantasia, ma nuvole e casa senza il cuculo non si armonizzano e restano in tensione. In questa tensione cʼè lʼattesa di una promessa: la bellezza di un mondo ideale che lʼarte cerca sia rielaborando ciò che è realmente accaduto, sia riconsegnandolo alla forza concreta del presente attraverso la disarticolazione di parole e gesti della memoria.

Elfriede Jelinek, autrice austriaca, premio Nobel per la Letteratura 2004.

Chiara Guidi La Socìetas Raffaello Sanzio riunisce dal 1981 Romeo Castellucci, Chiara Guidi e Claudia Castellucci che condividono unʼidea di teatro prevalentemente basata sulla potenza visiva, plastica e sonora della scena. Allʼinterno di Socìetas, che ha realizzato spettacoli presentati nei principali festival e teatri internazionali di tutti i continenti, Chiara Guidi sviluppa una personale ricerca sulla voce e sulla parola recitata.
http://www.raffaellosanzio.org/
Daniele Roccato, contrabbassista solista e compositore, è riconosciuto come una delle voci più interessanti della scena musicale.

(immagine di Enrico Fedrigoli)


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