Magazine Sport

Chiara Zuanon, l’argento assoluto e il karate come espressione di sè

Creato il 20 marzo 2016 da Sportduepuntozero

Le ha regalato medaglie e soddisfazioni, bellissime amicizie ed emozioni uniche. E l’ha anche aiutata a conoscere meglio sé stessa. Il karate riveste un ruolo da protagonista nella vita di Chiara Zuanon; tra un allenamento e quello successivo le riempie le giornate, tra una competizione e l’altra l’ha portata in giro per il mondo. In pedana Chiara esprime al cento per cento il suo stato d’animo; se qualcosa non va lo si legge nei suoi occhi e lo si percepisce da come combatte, se è serena si diverte e vince, perché è un’atleta semplicemente fortissima. Lo dicono i risultati della sua carriera: bronzo europeo e mondiale da cadetta, due titoli europei e un argento iridato da juniores, altri due podi continentali da under 21.

Con la nazionale maggiore ha raccolto anche un quinto posto agli Europei e dopo il terzo posto agli Assoluti di Torino del 2015 ha vinto nell’edizione di quest’anno un fantastico argento, la settimana scorsa a Ostia. “Nei primi mesi della stagione ho gareggiato molto a livello internazionale” racconta Chiara, “l’obiettivo principale erano le gare del circuito di Premier League ma non sono andate come speravo. Ero ben allenata, ma mi mancava tranquillità. Così ho lavorato molto sulla psicologia, anche approfittando di uno stop forzato per una frattura a un dito, e già dalle prime competizioni del 2016 mi sono sentita meglio”.

È andata così anche ai recenti Assoluti, dove Chiara Zuanon è volata fino alla finale. “Ho cercato di combattere ‘sciolta’ e senza pressioni” spiega, “puntavo alla medaglia, ma soprattutto a sentirmi bene in pedana”. All’ultimo atto del torneo ha perso ai punti contro l’azzurra Clio Ferracuti, mancando il tricolore ma facendo un passo avanti rispetto al bronzo di dodici mesi fa, peraltro in una categoria di peso superiore (da -68 kg a +68 kg).

L’argento si sarebbe potuto trasformare in oro se l’arbitro avesse visto un piede della sua avversaria fuori dal tappeto; ma Chiara e il suo maestro Gennaro Talarico non hanno presentato nessun ricorso, riconoscendo il merito della vincitrice al di là di questa infrazione e ricevendo stima e ringraziamenti dalla stessa campionessa italiana.

Anche questo aneddoto descrive lo spirito di correttezza e sportività che caratterizza il mondo del karate. Chiara decise di entrarvi in quinta elementare a Padova, sua città natale, perché il fratello seguiva una squadra agonistica. Dopo qualche tempo abbandonò la ginnastica ritmica per dedicarsi interamente al combattimento; nel 2009 entrò in nazionale giovanile e i successi arrivarono immediatamente.

Chiara vive a Torino da un anno e mezzo. La passione e il legame stretto in azzurro con il suo attuale maestro l’hanno condotta al Talarico Karate Team, quando “a casa” erano venute meno le condizioni per allenarsi. Studia farmacia e la sua giornata si svolge tra Torino Esposizioni, sede della facoltà, e palestra, al confine tra Torino e Venaria.

Ora che ha ritrovato la tranquillità per dare il meglio Chiara può pensare al resto della stagione e agli obiettivi futuri. “Adesso qualche giorno di recupero” conclude, “poi ricomincerò a frequentare le gare internazionali e parteciperò ai Campionati Italiani Universitari. Il sogno è rientrare nel giro della nazionale senior, magari per novembre, quando ci saranno i Mondiali. E l’anno prossimo andrò a caccia del titolo italiano, con cui ho un conto in sospeso”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :