Un momento del corso di formazione alla legalità
(con Libera e Generazione Zero), dicembre 2015.
Gli operatori hanno subito segnalato alcuni episodi alla locale stazione dei carabinieri. I militari, accompagnati dagli stessi responsabili dello Sprar, hanno effettuato i controlli nei sette appartamenti che ospitano i giovani richiedenti asilo. I controlli hanno portato al rinvenimento di un panetto di hashish di 55 grammi e 150 euro in contanti, proprio nell'appartamento dove gli operatori avevano notato i comportamenti anomali.
Hanno dato esito negativo i controlli nelle altre sei abitazioni. La droga e i soldi sono stati sequestrati. Il giovane ospite, Fatty Ensa, di 19 anni, originario del Gambia, è stato arrestato e si trova ai domiciliari. Il giovane è arrivato a Chiaramonte nel giugno 2015. Ha ottenuto il riconoscimento della protezione umanitaria e attualmente è in attesa di ritirare il permesso di soggiorno. Al seguito dell'episodio odierno, la sua posizione è al vaglio degli organi preposti, che assumeranno le decisioni di loro competenza.
Le linee guida del progetto Sprar, gestito a Chiaramonte dalla cooperativa "Nostra Signora di Gulfi", espressamente prevedono il perseguimento degli obiettivi di legalità, sia da parte degli operatori che dei giovani ospiti. Su questo tema, esiste un percorso di formazione costante per gli operatori e gli ospiti. Di recente (dicembre 2015 – gennaio 2016) si sono svolti alcuni incontri di formazione alla legalità (in collaborazione con "Libera" e "Generazione Zero"), a cui hanno partecipato tutti gli ospiti dello Sprar. Tutto questo garantisce un'attenzione costante, come accaduto nel caso odierno, prontamente segnalato alle forze dell'ordine che hanno effettuato i controlli e arrestato il giovane presunto spacciatore.
L'amministratore della cooperativa "Nostra Signora di Gulfi", Gianvito Distefano, ha ringraziato i carabinieri (il comandante della compagnia di Vittoria, capitano Daniele Plebani, il comandante della stazione di Chiaramonte Gulfi, maresciallo aiutante Alberto Bruno ed i militari impegnati nel territorio), per il lavoro svolto e per il sostegno costante al difficile lavoro di accoglienza che viene svolto a Chiaramonte, così come negli altri centri della provincia.
Il responsabile del Progetto Sprar, Salvatore Brullo, dichiara: "Da sempre esiste una forte collaborazione tra la cooperativa e le forze dell'ordine. Per noi, il rispetto della legalità è alla base di qualsiasi servizio e attività che si svolge all'interno dello Sprar. Questo episodio ci addolora ma, al contempo, ci conferma nel nostro impegno nel tenere alta l'attenzione quotidiana, sia per garantire la vita degli ospiti, sia per garantire sicurezza sociale nella città. Noi crediamo fortemente nell'integrazione come valore positivo di crescita sociale e l'esperienza di questi anni a Chiaramonte ci conferma in questa direzione".
[F.C.]
INpress