Un'altra settimana si appresta a terminare e, di conseguenza, un nuovo weekend è alle porte e tutto questo per me è sinonimo di riposo assoluto! Sono giornate in cui sono molto impegnata dal punto di vista lavorativo e arrivo la sera che sono stremata! A parte questo piccolo particolare, come procedono le vostre letture? A me si sono un po' rallentate.
Solitamente il Giovedì è il giorno che dedico alle recensioni: diversi sono i libri che ho terminato settimana scorsa e quello di cui vi parlerò oggi l'ho adorato. Il libro in questione è Chiedete alla Reception di Sonia Serravalli, edito da Laura Capone Editore. In realtà vi avevo già introdotto quest'opera settimana scorsa (se vi siete persi il post lo trovate qui) e l'avevo scelto perchè fino a qualche anno fa lavoravo in hotel proprio come receptionist, quindi quasi per una forma di solidarietà nel confronti di Sonia. Inutile dire che mi sono ritrovata in tutti gli episodi narrati!
Il libro
Titolo: Chiedete alla receptionAutrice:Sonia Serravalli
Casa Editrice: Laura Capone Editore, 2013
ISBN: 9788897226277,
Prezzo € 10,00 (cartaceo); € 2,99 (ebook)
Chiedete alla reception è un testo frizzante e scorrevole che mostra la faccia più divertente della vita odierna, ma percorrendola in profondità ne svela anche i difetti, senza tuttavia prendersi troppo sul serio, perché non è questo il suo scopo. L’autrice racconta episodi esilaranti del mondo turistico, sbirciando nelle vacanze (degli altri) da un punto di vista molto particolare: la reception di un hotel (nello specifico, si tratta di due reception, l'una a Bologna e l'altra in Sud Tirolo). Sin dalla prima pagina, i lettori sono guidati in un percorso avvincente da una simpatica receptionist, che ora li stupisce, ora li stuzzica, ora li fa ridere a crepapelle o riflettere, e alla fine li lascia soddisfatti, sepolti sotto un sano mucchio di risate.
L'autrice

Quale miglior modo di introdurre Sonia Serravalli se non attraverso le sue parole:
"Come nascono i miei libri? Da un’esperienza forte, sia essa drammatica, sentimentale, sociale o buffa. Come mi descriverei? Appassionata, testarda ed emotiva; forte e fragile allo stesso tempo. Il mio motto? “Cosa non faresti se sapessi che non fallirai?” Per cosa vivo? Per Dahab e per il Sinai, in cui mi trovo da circa sette anni, a più riprese. Perché dovreste acquistare la mia opera, vi chiederete? Semplicemente perché oggi come non mai c’è bisogno di ridere, perché ridere fa benissimo a mille cose a livello psico-fisico e... perché non è possibile che io mi sia vissuta quest’inferno senza produrne un frutto che possa esorcizzarlo con l’ironia e riscattarlo con la condivisione! :-) Se riuscite a non scoppiare a ridere vi offro una cena :-)"
La recensione
Non potete immaginare quanto mi sia divertita a leggere Chiedete alla reception! Oltre ai contenuti divertenti del testo ho apprezzato anche la scrittura di Sonia: scorrevole, colloquiale, frizzante, fin da subito mi sono sentita catapultata nel suo modo, e più leggevo più facevo il tifo per lei! E' un romanzo breve (140 p.), una sorta di diario personale caratterizzato da tanta ironia. Erano così tanti gli episodi surreali che accadevano oltre (ma anche dietro) il bancone che Sonia ha sentito l'esigenza di metterli su carta. E così il lettore diventa la valvola di sfogo dell'autrice, una sorta di rifugio dove trovare riparo in quei pochi attimi di tranquillità.Mi sono ritrovata in tutte le descrizioni: sia nella definizione del cliente tipo con tutti i difetti e i pochissimi pregi (soprattutto per i clienti di nazionalità italiana), lo stress e tutti i vari effetti collaterali, la definizione dei titolari, personaggi piatti privi di spessore psicologico. Vivamente vi consiglio la lettura di Chiedete alla reception: vi ritroverete (proprio come è capitato a me) a dover interrompere la lettura più volte tanto dal ridere e immediatamente vi sentirete pervasi dal buonumore!





