La Chiesa dovrebbe porre fine ed assumere una posizione ben precisa riguardo all'atteggiamento da intraprendere verso ogni atto contrario ai suoi dettami, perchè non credo possa più reggere il continuo ed obsoledo trincerarsi nella sua millenaria ortodossia!
Significherebbe tornare a rinnegare Galileo, proseguire con le scomuniche e gli indulti, rinnegare la scienza e la tecnologia, etc etc etc.
Fino ad ora ha potuto agire in tal maniera, ma il futuro incalza veemente, urlando in maniera forte e decisa una svolta!
La Chiesa che sarà dovrebbe prefiggersi tra le molteplici priorità quella di alleviare le sofferenze umane, denunciare con schiettezza le ingiustizie, le atrocità che gli umani esseri sono capaci di compiere a qualsiasi latitudine, collaborando in maniera attiva anche economicamente a ridurre il debito delle popolazioni meno abbiente e divulgare maggiormente il Sapere, la Conoscenza, invece di divieti assurdi e senza più fondamento.
La Chiesa che sarà, l'immagino come una sorta di “Amnesty International”! Le carte in regola le ha tutte: strutture, soldi e uomini quanto basta per realizzare il tanto atteso mutamento. Non può più permettersi di predicare la carità cristiana di evangelizzare e, al contempo trascurare “piccoli dettagli” come i milioni di morti che miete l’AIDS e la droga, oppure la fame nel mondo dovuta prevalentemente alla proliferazione incontrollata delle popolazioni più povere.
La Chiesa che sarà non può più tacere! Deve far sentire la sua Voce forte e chiara dinanzi alle brutalità compiute sui bimbi, senza agire prevenendo gli abusi perpetrati sui minori da parte di coloro che dovrebbero invece tutelarli. Chiaramente mi riferisco alla necessità di permettere il matrimonio ai preti.
Non ci si può più ostinare a considerare la donna ancora come il simbolo della Tentazione e del Peccato.
Non può sentirsi moderna la Chiesa che sarà solo perché arriva a promuovere l’evangelizzazione attraverso l’uso di spot televisivi, aprendo ai social network e altre inutilità, non è certo cosi che si progredisce.