Chimonanthus praecox: caratteristiche generali
Il Chimonanthus praecox originario dell’Asia e dell’Europa, è un albero a lenta crescita chiamato anche calicanto d’inverno. Può raggiungere dimensioni massime di circa 4 metri d’altezza. Le infiorescenze hanno la particolarità di svilupparsi prima dell’apparato fogliare e nel bel mezzo della stagione invernale, i petali sono colore giallo e una parta centrale di colore rosso. Il fogliame conferisce alla pianta una sorta di plasticità e solidità; le foglie crescono in modo opposto, hanno una forma lanceolata, sono ruvide, raggiungono dimensioni di circa 20 centimetri, sono verdi, stropicciate ed emanano un inconfondibile profumo. Questa pianta può essere impiegata per la formazione di siepi, grazie alle aggrovigliate ramificazioni. Nonostante non necessiti di cure specifiche, è conveniente potare i rami danneggiati o vecchi, successivamente al disseccamento delle infiorescenze.
Chimonanthus praecox: coltivazione

Chimonanthus praecox: propagazione

Chimonanthus praecox: malattie e parassiti
Difficilmente un Chimonanthus praecox viene attaccato da parassiti o è soggetto a malattie. Tuttavia, occorre fare molta attenzione agli afidi. Si tratta di pidocchi che si nutrono della linfa dei germogli, portandoli alla morte. Occorre prendere seriamente in considerazione questi parassiti, già dalla stagione primaverile, rimuovendo gli afidi ed evitando in questo modo una propagazione dei parassiti. Le eccessive annaffiature o un terreno poco drenato portano a un marciume radicale e della chioma del Chimonanthus praecox. In questo caso, sospendendo le annaffiature e potando i rami marci, la pianta può tornare al suo originario livello di salute. Talvolta invece, può verificarsi una condizione inversa: i rami sono danneggiati dalla calura estiva. In questo caso basta nebulizzare la chioma e aspettare che si riprenda. Compiere quest’operazione prima che i raggi solari arrivino sulla pianta.
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