L’amore arriva quando meno te lo aspetti, sembra una frase fatta, ma è una profonda verità. Capita a tutti di vivere una delusione d’amore, spesso si perde fiducia, si soffre e si perde la speranza, poi…un giorno qualsiasi, un incontro speciale e tutto cambia. Solitamente scatta “l’ennesimo primo appuntamento”, perchè non importa quanti se ne vivono o se ne sono già vissuti, il primo appuntamento è sempre carico di forte emozioni. Esiste pero’ un decalogo del primo appuntamento ovvero, cose da fare e soprattutto cose da non fare.
La scelta dell’abito deve essere quella che meglio ci rappresenta, in base all’occasione senza creare imbarazzo, soprattutto con la scelta degli accessori che non devono essere esagerati, senza sfoggiare pezzi troppo eleganti o costosi per l’occasione perchè un simile atteggiamento puo’ mettere in difficoltà l’altra parte e creare distanza anche emotiva.
Gli argomenti devono essere “furbi” puoi chiedere tante piccole cose, invece che parlare con insistenza di un solo argomento, occorre restare su di un terreno di conversazione intermedio, meglio le questioni semplici di grandi temi, giusto per indagare il proprio grado di affinità. Evitate di essere verbosi, soprattutto se il soggetto personale è la prima persona singolare, ovvero, se avete la tendenza di parlare sempre di voi. Cercate di creare interesse con qualche accenno, invece di tediare l’altro con troppi particolari. I toni della conversazione sono quelli che in realtà vorresti sentire tu, non credo infatti saresti felice di uscire con una persona vanitosa-o peggio ancora- affitta dalla vita. Cerca di modulare i tuoi toni per trasmettere serenità d’animo, ma non quegli eccessi di autostima che mettono gli altri in posizione di incertezza. Evitate di “indagare sul suo passato”quindi niente discorsi sulle “ex fidanzate”, famiglia, trascorsi vari. La curiosità non è solo femminile, ma è meglio tenerla a freno, lasciate che sia lui o lei a confidarsi.
Cercate di ridere, è importante, certo, se l’ (auto) ironia non è nelle sue corde non sarà semplice, ma un po’ di esercizio non guasta. C’è chi è capace di dissacrare con garbo e cioè senza offendere, e di compiere metà dell’opera seduttiva. Non mostratevi impazienti, le cose si possono dire in tanti modi, cercate quindi di non rendere evidenti e soffocanti le vostre aspettative (allora? quando ci vediamo? quando?quando?…).
Lasciategli carta bianca, se lui o lei vuole condurre il gioco, ed il giorno dopo non fate l’errore di fare tecno-stalking ovvero di scatenare una pioggia di e-mail e sms che ribadiscono “quanto mi sono divertita/o, lo rifacciamo”. Un messaggio basta ed avanza, è una conferma che gratifica senza impegnare. Di piu’, soprattutto all’inizio…diventa molestia!