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Chirurgia estetica: Consigli pratici per evitare spiacevoli sorprese

Creato il 19 febbraio 2015 da Yourfashionchic01 @YOURFASHIONCHIC

Chirurgia estetica. Belli sì, ma senza spiacevoli sorprese. Your Fashion Chic vi segnala alcuni consigli pratici per riconoscere la professionalità del chirurgo e ridurre l'esito negativo dell'intervento.

"Chi bella vuole apparire un poco deve soffrire"

Questo è ciò che recita il proverbio; ma nel caso della chirurgia estetica vale ancora il detto? Prima di sottoporsi ad un intervento, come si riconosce la serietà e la professionalità del nostro chirurgo? Come si può ridurre il rischio di esito insoddisfacente? Quali sono i diritti dei pazienti? Come la legge li tutela? In Italia la chirurgia estetica può essere praticata da ogni laureato in medicina e chirurgia, ma un professionista che ha conseguito la formazione specifica di chirurgo plastico ed estetico attraverso un percorso di cinque anni in ospedale, fornisce delle credenziali verificabili quanto meno sugli insegnamenti ricevuti, spiega la Dott.ssa Francesca Romana Grippaudo, Professore aggregato di Chirurgia Plastica presso Sapienza, Università di Roma.

Un ultimo scottante capitolo della Chirurgia Estetica - secondo la Dott.ssa Grippaudo - riguarda i dispositivi medico chirurgici impiegati in chirurgia estetica: bisogna sempre chiedere al chirurgo quali protesi saranno impiantate, oppure quale filler è veramente inserito nella punturina e farsi rilasciare l'etichetta con il numero di lotto. Se ciò non dovesse avvenire è possibile che il medico stia impiantando un materiale diverso da quello dichiarato, come verificato più volte in tribunale.

"Dal punto di vista legale il primo obbligo connesso alla prestazione del medico, è senza dubbio quello di una corretta informazione al paziente: il medico è tenuto ad effettuare la diagnosi, consigliare la terapia, e fornire specificamente tutte le informazioni connesse. Nell'adempimento di tutte queste obbligazioni, il medico ha il dovere di comportarsi diligentemente, e di informare specificamente il paziente sulla terapia, e sulle eventuali conseguenze anche negative, in modo che il paziente possa scegliere consapevolmente se sottoporsi o meno al trattamento terapeutico". Spiega l' Avvocato Annaluce Licheri

La preparazione del chirurgo non deve essere valutata mai esclusivamente dalle notizie ricavate da internet, né dal sito del medico né dai siti di forum, troppo soggetti a variabili incontrollabili di marketing, ma una ricerca sul web può rappresentare una base di partenza, così come il passaparola di amici o conoscenti che suggeriscono un determinato professionista. E' bene eseguire personalmente qualche verifica: tutti i medici in possesso della specializzazione in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica devono depositare il titolo di studio presso l'ordine dei medici della provincia dove esercitano. I siti degli ordini dei medici dispongono di un link per verificare i titoli di ogni medico iscritto oppure il sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri consente inserendo il nominativo ed altri dati di risalire alle specializzazioni conseguite dal professionista. Un altro controllo che può essere eseguito è sull'appartenenza del professionista ad una società scientifica di Chirurgia Plastica ed Estetica, accreditata in Italia: SICPRE oppure AIPCE.


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