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Chissà se Maurizio lo sa?

Creato il 22 ottobre 2011 da Danemblog @danemblog
In questo tentativo di coinvolgere voi, ignari avventori, all'interno della mia ordinaria vita privata (e di quella di Dan) - che noi come tutti. abbiamo elegantemente chiamato blog - non so se vi ho parlato mai di Maurizio.
Va beh, ve lo dico adesso: Maurizio è un mio grande amico. Uno di quelli, che come lui ce ne sono solo un paio. Siamo cresciuti insieme: e non così per dire, anche se lui effettivamente è cresciuto molto più di me. E per molto più di me, intendo che ha da tempo oltrepassato la soglia del quintale - di peso. Lui che diceva "se supero i 100, mio padre mi mette una mela in bocca e mi cuoce come una porchetta". Per fortuna, la clemenza di Orlando - suo padre - è stata tale da alzare la soglia: siamo ai 120. Non credo ci arriverà mai. Si è messo a dieta, complice sua moglie Giulia, e adesso riga dritto: più o meno. La lancetta da tempo non si sposta dal numero della Zanicchi. Va beh, meglio di niente. Maurizio è un mio grande amico, il fratello che non ho mai avuto - sono figlio unico, faccio outing -ve lo ridico perché ve lo fissiate in testa: e sì, "e sti cazzi" direi che potrebbe essere la parola chiave del post, ma va beh anche questo. 
Tanto prima o poi torneremo a parlare di lui, adesso quindi, cerco di venire al dunque. Maurizio è un geometra libero professionista: ha un bello studio, insieme ad altri due soci, che si occupa principalmente di topografia, ma anche di progettazione. Maurizio, tra i tanti difetti, ne ha due peggiori degli altri: tifa l'Inter e vota Berlusconi. E tifa l'Inter come vota Berlusconi. E vota Berlusconi come tifa l'Inter. E' un tifoso votante o un votante tifoso. Pessimo, ma va beh: ve l'ho detto che siamo amici fraterni, no!?  (Se vi state chiedendo come faccia ad essere amico di uno così, sostituite la domanda e cominciate a chiedervi che cos'è l'amicizia per voi. Il problema semmai, non è mio ma vostro. E anzi, vi dirò che ho amici anche molto ma molto peggiori, in questi sensi, dei quali magari un giorno vi racconterò qualcosa, se non l'ho già fatto.)
Tornando a noi, Maurizio è uno di quelli che vorrebbe che le cose fossero fatte bene, nel modo giusto, onesto, pulito, lineare, retto, preciso, come le fa lui. Se vi chiedete chissà perché allora voti Berlusconi, vi dico che è un dubbio che mi avvolge da troppo tempo, per poter voi, in due balletti, trovare una risposta: lasciate perdere, ve lo consiglio. Siccome Maurizio vuole le cose fatte bene, come ho detto, capirete che in questa Italia non si trova granché: e se la prende con tutto e certe volte con tutti, ma spesso perde la bussola e sbaglia i riferimenti. Ammesso poi, che si riescano a trovare 'sti riferimenti: io fatico da tempo. Maurizio è un antipolitico per eccellenza, anche se di politica non ci capisce niente. Poi, però, quando arriva il momento di votare, sceglie quello che per lui è il meno peggio e mette quella maledetta X sul nome di cui sapete. Tutte le volte io mi incazzo, tanto: al che, ultimamente mi è venuto il dubbio che lui lo faccia giusto per farmi un dispetto. Sto pensando a misure drastiche, ma rischio di essere incriminato penalmente: impedire ad uno di votare, dovrebbe più o meno essere un reato grave.
Ma oggi non scrivo di Maurizio soltanto per il gusto di farvelo conoscere. Mi è venuto in mente lui, perché ho appreso, leggendo qua e là, una ferale notizia. Sulla quale arrivo in ritardo, lo ammetto, ma che un po' mi ha sconvolto. La Manovra di Ferragosto - ormai catalogabile tra le Notizie Scadute - ha creato un questione perversa, che pende come una spada di Damocle sulle teste di noi tutti - italiani.  In sostanza succede che gli impegni grossi sono stati rimandati. E non è una novità. Ma quello che mi inquieta è che se non verrà fatta la Manovra Fiscale quella vera e seria, entro settembre del 2012, tutta una serie di agevolazioni sulla casa andranno perse. Già da gennaio del 2012 (quindi se non ci sarà lungimiranza e programmazione di interventi) ci avranno dei tagli ai bonus sulla casa, che saranno progressivi: del 5% nel 2012, e del 20% nel 2013. Questi tagli riguarderanno tutti quanti: sia chi ha la maxi-villa, sia chi ha la baracchetta accatastata. Quando parlo di bonus, intendo soprattutto tre questioni: addio al recupero del 36% sulle ristrutturazioni edilizi, addio alla detrazione del 19% degli interessi passivi dei mutui addio abbattimento delle imposte di registro sulla prima casa. Tutto questo sarà vincolato, ripeto, al se si farà la riforma fiscale: lo ridico per essere chiaro e per non macchiarmi di demagogia. Ma la cosa mi sembra grossa e importante.
Il perché dell'importanza in generale, e il perché ho pensato a Maurizio, sono collegati. E' superfluo ricordare che il mondo dell'edilizia in Italia sia terribilmente bloccato e conseguentemente anche l'indotto sia paralizzato. Togliere le agevolazioni sulle ristrutturazioni, è follia pura: soprattutto se fatto da un Governo che fino all'altro ieri pensava ai condoni (anche a quello edilizio). E' come dire, se hai frodato ti aiutiamo, se vuoi fare le cose per bene paga e tutto. E questo a Maurizio eticamente e moralmente non può star bene, lo so. E non può star bene nemmeno professionalmente, perché dal punto di vista strettamente economico, ma anche di appagamento professionale, un conto è fare una pratica di sanatoria, un altro è una ristrutturazione - magari anche strutturale. Con una ti trovi a censire semplicemente la situazione impasticciata da altri, con l'altra invece la tua testa, le tue idee, il tuo progetto, ridà nuova vita a qualcosa di passato. E la parcella cresce, che non fa mai male. In più, Maurizio, non può nemmeno essere d'accordo con l'eliminazioni delle agevolazioni su mutui  e spese per la prima casa. Lui sa bene, che vendere è il primo dei problemi di ogni costruttore. E per vendere ci vuole che gli acquirenti abbiano soldi per comprare. E se quegli acquirenti possono risparmiare qualcosa, allora possono comprare meglio e più. E per chiudere il cerchio, chi costruisce e vende, ricostruisce di nuovo: e ci saranno altri progetti da portare avanti per i tecnici e altre trattative di intermediazione, e altro lavoro, insomma.   Togliere i benefit sulle case, significa non solo togliere soldi dalle tasche dei cittadini, ma anche togliere lavoro. Lavoro di tecnici progettisti, di carpentieri, di chi vende materiali edili, e via via dicendo, a grappolo. E questa gente, la gran parte, non è fatta di milionari, è fatta di persone che si alzano la mattina quando è ancora buio e tornano a casa che è di nuovo buio. Che si spacca la schiena per mangiare e che i soldi che guadagna se non li spende per sopravvivere, non ha nemmeno il tempo di goderseli.
Ecco io non so se Maurizio sa questo che ho ho saputo io oggi. Stasera di sicuro glielo dirò, e spero che per una volta almeno lasci perdere il tifo, e la prossima volta voti pensando per lo meno a se stesso. Tutto qua.
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