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Chiude l’Antro della Sibilla: crolli e crepe nella volta

Creato il 21 marzo 2014 da Makinsud

Ci siamo più volte occupati della grave situazione degli Scavi Archeologici di Pompei ma anche gli altri monumenti della Campania non stanno trascorrendo tempi felici,anzi: è il caso dell’Antro della Sibilla Cumana che è stata temporaneamente chiusa a causa di alcuni crolli. 

antro della sibilla
La situazione è precipitata sabato e domenica scorsa, quando, a causa di infiltrazioni d’acqua, è crollata la parte superiore del muro che, in teoria, si trovava proprio alle spalle della Sibilla, nel luogo dove pronunciava i suoi oracoli. La struttura è stata così chiusa per le verifiche degli inquirenti e dei responsabili del parco archeologico. Quasi cinquanta turisti sono stati rimandati a casa: tra questi, molti stranieri. Un’altra pessima figura per il nostro Paese che, ancora una volta, si mostra incapace di gestire l’immenso patrimonio artistico e culturale di cui dispone.

I problemi, nella galleria, sono tutt’altro che recenti: già nel gennaio 2012 la parte iniziale dell’antro fu interdetta alle visite dei nastri segnaletici, costringendo i visitatori a entrare ed uscire due volte per poter raggiungere la stanza degli oracoli. Questo perché dal soffitto caddero diversi pezzi di tufo e il responsabile dell’area archeologica di Cuma, Caputo, chiese subito l’intervento dell’ufficio centrale della Soprintendenza. Fu avviato un programma di consolidamento, molto costoso e molto lento, vista la carenza di fondi. E, infatti, la parte iniziale del tunnel è ancora puntellata con speciali armature di legno ma crepe e fenditure si notano in molti tratti della galleria.

Cristiano Fiorentino, portavoce di “Puteoli, un patrimonio archeologico da salvare”, intercettato dal “Corriere del Mezzogiorno”, ha puntato il dito contro gli operai che avrebbero lasciate macchie di vernice e di leganti chimici che avrebbero macchiato il tufo e non risolto il problema: “Quanta superficialità e trascuratezza da parte degli operai, auspico una ripulitura accurata. Interventi per niente professionali e di una delicatezza pachidermica”. Duro anche Antonio Irlando, presidente dell’Osservatorio patrimonio culturale: “A differenza di Pompei, qui l’intervento di manutenzione è stato fatto. In maniera sbagliata, però. Chi controlla tutto ciò?”


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