Chiusura dello Spazio Forma ed il silenzio assordante Tickleframe
Era stata la nostra prima tappa durante un assolato pomeriggio di agosto, dedicato a Milano ed alle mostre fotografiche allestite.
“Andiamo al Forma!”
“Al Forma? E cos’è?”
“Uno spazio fotografico, dedicato solo alla fotografia. Sono passati tanti artisti famosi. Ora hanno in esposizione la mostra di Salgado.”
“Be, vuoi che a Milano, la città della moda, la città della cultura, la Milano da bere, non ci sia uno spazio dedicato alla fotografia, anzi alla Fotografia!?”
Era stata una visita molto piacevole, la mostra era stupenda e lo spazio ancor di più. Era in effetti un piccolo regno della Fotografia perchè tutto parlava di scatti e di pellicola in quei metri quadrati in Piazza Tito Lucrezio Caro. Si poteva trovare parecchia letteratura fotografica, il più grande spazio dedicato ai libri di settore che abbia visto in Italia finora, sopratutto con edizioni moderne, che facevano luccicare gli occhi agli appassionati ed ai curiosi.
Poteva anche capitare di veder passare Ferdinando Scianna o Berengo Gardin tra le esposizioni e le offerte editorali.
Da quella gita abbiamo tartassato l’ufficio stampa, senza mai avere una risposta (ora ce ne siamo fatti una ragione) per avere un’intervista che approfondisse questa risorsa unica per la fotografia e magari per agevolare sinergie tra città diverse ma con ambienti simili: sognavamo infatti una collaborazione tra il nostro Museo della Fotografia e lo Spazio Forma, per rafforzare la fotografia ed unire le risorse anche solo per qualche iniziativa.
Il 17 ottobre lo Spazio Forma ha annunciato tramite Roberto Koch, presidente di Fondazione Forma, la chiusura dello Spazio Forma e l’apertura della nuova sede all’Open Care in Via G.B. Piranesi 10. Nei nuovi locali verranno ospitati gli uffici, gli archivi affidati alla gestione della Fondazione, tra cui quello di Gianni Berengo Gardin, una libreria ed una sola parete dedicata all’esposizione di fotografie.
A pochi giorni dal proprio decimo anniversario lo Spazio Forma, quindi, ha deciso di recidere i rapporti con il Comune di Milano assente e disinteressato nel trovare una soluzione adeguata per lo spazio espositivo, ed ha trovato una nuova collocazione, che però non agevolerà l’esposizione a favore dei soli archivi.
Se è la prima volta che leggete della chiusura dello Spazio Forma o se non sapete cosa sia lo Spazio Forma di Milano, be ecco… chiedetevi il motivo. La rabbia è data più dal silenzio assordante della stampa e della pubblica opinione, nonché dal menefreghismo del Comune di Milano. La cultura è ormai per le pubbliche amministrazioni l’ultima risorsa da salvare. La tragedia è che nella crisi non ci siamo finiti solo per motivi economici, ma per scelte scellerate come questa, buttando via anni di cultura e rilegando il nostro futuro ad una alzata di spalle.
Chiusura dello Spazio Forma ed il silenzio assordante Tickleframe