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Choose – quanto è difficile scegliere

Creato il 07 settembre 2011 da Soloparolesparse

Non mi ero sbagliato quando tempo fa avevo visto qualcosa di interessante nel soggetto di Marcus Graves.
Effettivamente questo Choose è un thrillerone che parte da un’idea davvero buona e la sviluppa discretamente (pur perdendosi spesso).

Choose – quanto è difficile scegliere

Un simpatico personaggio incappucciato si presenta a persone che pare conoscere per proporgli scelte impossibili.
Ad una ragazzina chiede di scegliere se uccidere il padre o la madre, ad un musicista se preferisce perdere l’udito o tutte e dieci le dita e via così…

E poi ci sono Fiona, aspirante giornalista, e suo padre, il poliziotto che indaga sugli omicidi.
La ragazza viene per qualche motivo tirata in ballo dal killer e messa sulla strada buona.
Perchè? Chi è l’assassino? Cosa vuole dalla bionda protagonista?

Domande a cui è evidente troverete risposta solo guardando il film.

Film che come detto non è niente male.
Lo spunto di partenza è effettivamente buona parte della questione, ma i momenti delle scelte sono ben sviluppati, ponderati, c’è tutto il tempo per goderli anche nei loro aspetti più gore.
E il dramma comincia fin da subito, con quell’intro che ci porta direttamente nella prima casa e alla prima scelta con protagonista una ragazza adolescente (cosa può esserci di meglio?)

Choose – quanto è difficile scegliere

Choose però non è un horror, è semplicemente un thriller a tinte forti… diciamo come poteva essere Il silenzio degli innocenti al momento dell’uscita, per capirci.

E come thriller gioca con le paure più classiche.
Il buio, il silenzio, la solitudine, l’uomo misterioso che si nasconde nel buio, la presenza o meno del killer nella stanza.
E pur classico (o forse proprio per questo) funziona bene. Graves fa un buon lavoro di regia, molto narrativo.

Il film però si perde un pochetto nelle soluzioni finali, ci si aspetterebbe qualcosa di meglio nel momento in cui il mistero viene svelato con eccessiva semplicità.
Fa invece discreta figura Katheryn Winnick (pur spogliandosi poco).

Lascio invece a voi decidere se il finale è sorprendente in maniera positiva o decisamente una cagata.


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