Choosy no, un po’ moody sicuramente

Creato il 23 ottobre 2013 da Salvatore Cugliari

Le dichiarazioni dell’allora Ministro del Welfare, Elsa Fornero, relative al problema della disoccupazione giovanile destarono grande scalpore, indignazione, si susseguirono diverse polemiche e tanti dibattiti in merito. All’epoca, era ottobre 2012, l’ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al circolo sociale Nicola Gros di Torino, aveva detto a chiara lettere che i giovani italiani non devono essere choosy, ovvero schizzinosi, nella scelta del lavoro e devono “prendere la prima” opportunità soddisfacente o meno soddisfacente che gli si presenta davanti. Come ho già ribadito, queste dichiarazione hanno suscitato delle forti contestazioni, da me condivise, ma a mio parere la Fornero nell’affermare ciò ha affrontato male il problema e non ne ha toccato i punti chiave, errando nella forma ma sfiorandone la sostanza. I giovani italiani, secondo me, non è che siano choosy ma, rimanendo

nell’ambito inglese, penso che siano davvero molto moody (lunatici). Considero la maggior parte dei giovani moody perché non riescono a prefissarsi un determinato obiettivo, in questo caso lavorativo, e puntare al raggiungimento di quest’ultimo. Mi spiego meglio. Le giovani generazioni sono come dei bambini che amano alla follia un determinato gioco appena regalatogli magari dai genitori ma che, subito dopo passata una settimana, se ne dimenticano e sono nuovamente attratti da un altro gioco che magari abbandoneranno la settimana seguente. Ecco, i giovani sono proprio come dei bambini: non riescono a concentrarsi su un determinato obiettivo e, dall’oggi al domani, cambiano idea e le loro attenzioni si concentrano su un obbiettivo magari totalmente opposto dal precedente. Ok saranno versatili, ok avranno la mente aperta, ok avranno le idee un po’ confuse ma comunque sta di fatto che questo, per cos’ì dire, metodo “valutativo-lavorativo” non è assolutamente la giusta direzione per affermarsi ed emergere nel mondo del lavoro. Per far ciò c’è bisogno di concentrarsi su un obiettivo, non arrendersi alle prime difficoltà come spesso accade, puntare a qualcosa di nuovo e cosa fondamentale avanzare verso un’occupazione che soddisfi il nostro ego e che ci appaghi. E’ vero, ora potreste dire: ma cosa ne puoi sapere tu di un mondo così impervio quale il settore del lavoro a soli 14 anni? Avete tutte le ragioni di questo mondo a domandarvi questo ma, per il momento, io la penso così. Magari in un prossimo futuro ne riparleremo!

Insomma, gli italiani choosy no di certo, un po’ moody sicuramente.


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