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Christmas medley

Creato il 21 dicembre 2012 da Sirio

Christmas medley
presepe andino
Una volta, in tempi piuttosto recenti, la cometa, quella speciale che ha guidato i magi, non si sa perché, forse per la stanchezza o forse perché disorientata dai mille e più satelliti televisivi, perse quota e cadde alla periferia di una grande città.La famiglia che la ritrovò nel suo giardino si accorse subito che quella era la cometa di Natale, era infatti la vigilia. Immediatamente, genitori e ragazzi la raccolsero, la legarono a un filo e decisero di portarla al parroco. La poverina, però, era stanca morta e non riusciva ad alzarsi da terra che pochi centimetri; in quello stato nessuno sarebbe riuscito a vederla.
Fu allora che il più piccolo della famiglia disse: “Mettiamola dentro il mio zainetto, portiamola a turno sulla spalle e facciamo noi il suo lavoro. Annunciamo alla gente che Gesù sta per nascere! Poi quando si sarà riposata un po’, magari, riprenderà il suo posto in cielo”.
La proposta fu subito accolta da tutta la famiglia, nonni e zii compresi. E così la cometa fu messa nello zainetto e a turno portata verso la parrocchia.
Durante il percorso incontrarono molte persone: alcune tristi, altre allegre, qualcuna in pace con il prossimo, altre no, gente sola e comitive festanti.
A tutti rivolsero il loro invito di seguirli perché avrebbero mostrato loro il Bambino Gesù, il Salvatore del mondo. Forse in virtù di quella luce, che usciva dai loro occhi e dalla loro voce convinta e cordiale, tutti coloro che incontrarono presero a seguirli (si dice che in quel giorno anche chi non credeva li seguì…).
La Messa di mezzanotte non era mai stata così affollata, le sedie aggiunte non bastavano più… Il passaparola nel quartiere aveva avuto un effetto formidabile.
Prima di iniziare la Messa, il parroco chiamò il capofamiglia, ultimo staffettista, e lo invitò ad aprire lo zainetto per mostrare a tutti la cometa. Il capofamiglia fece quanto gli era stato chiesto, ma con grande sorpresa lo zainetto era vuoto; la cometa era andata via senza avvisare.
Dall’assemblea, dopo un primo momento di stupore, partì un applauso spontaneo e gioioso rivolto alla famiglia e al loro zainetto… vuoto.
Nessuno quindi lasciò il proprio posto, tutti si disposero a partecipare alla Messa, che stava per iniziare. Gli staffettisti erano stati convincenti.
E la cometa? Non si era persa, aveva avuto solo bisogno di una mano. Voleva ricordarci che troppe volte, presi dalle cose della vita, dimentichiamo di guardare il cielo e dimostrare che soltanto se siamo testimoni e annunciatori credibili, potremo far conoscere Gesù al mondo.
Cari amici, in prossimità del santo Natale ho voluto condividere un testo gioioso pubblicato dalle Edizioni Paoline.
Un racconto semplice, vissuto da gente semplice che ha creduto in qualcosa "di più", e proprio per questo è riuscita a trasmetterne il suo valore, che certamente va al di là delle cose meramente terrene.

In questi giorni, di comete, alberi di natale e presepi  ne ho visti parecchi; li ho raccolti tutti in un  video al quale come colonna sonora ho inserito "Christmas Medley" , una bella trasposizione per banda di brani conosciutissimi, come Adeste Fideles, Stille Nacht, Jingle bell e altri ancora.

E' stato il brano conclusivo del Concerto degli Auguri che la mia banda ha tenuto domenica, 16 Dicembre.
A tutti voi il mio più sincero augurio di Buon Natale! 




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