Magazine Cucina

Churros

Da Pennaeforchetta

Churros

Churros: croccanti con un cuore tenero

Qualche tempo fa..... Vabbè un bel po' di tempo fa (e no non vi dico quanto che altrimenti mi sento male) sono stata a Bilbao, in Spagna per vedere il Guggenehim Museum, il museo d'arte modena progettato da Frank Gehry. Non sto qui a tediarvi su quanto mi piaccia questo architetto (ma se avete voglia fate una piccola ricerca con Google e guardatevi almeno le immagini delle sue opere, sono davvero incredibili)  e nemmeno su quanto ami l'arte. Vi voglio parlare del dopo visita a Bilbao.
Soddisfatta di tutte le bellezze che avevo visto volevo continuare la mia visita con qualcosa di altrettanto gradevole. Apro la borsa e tiro fuori un bigliettino. Non ricordo più chi e nemmeno come mi aveva dato un indirizzo preziosissimo "Se vai a Bilbao non puoi non andare qui. Ci fanno i churros più buoni del mondo". Mi fido e vado, a piedi.Dopo una camminata lunghissima (o mi  è sembrata così perchè avevo una voglia incredibile di assaggiarli?) arrivo in un quartiere piuttosto bizzarro per ospitare quello che pensavo fosse un bar o una pasticceria: muri pieni di graffiti (alcuni anche veramente belli) nessuno per strada. Vado avanti sicura di svoltare prima  poi in una via animata, piena di gente e di traffico.Mi trovo invece davanti a una porta di ferro. Chiusa. Eppure il numero è giusto, la strada è quella. Non ho voglia i tornare indietro. Voglio i miei churros! Che faccio? Beh che ha fatto Alice nel paese delle meraviglie? Spingo la porta che si apre su una rampa di scale dipinte di nero. 
Sopra c'è musica. "Musica = gente" mi dico. Al massimo chiedo ragguagli sull'indirizzo, mica ho scarpinato fino a qui per niente, ora voglio proprio i miei churros.Mi ritrovo in un posto incredibile. Al soffitto una pala stroboscopica. Avete presente quelle palle con tanti specchietti tipiche delle discoteche anni '70? Ecco quella. Continuo a salire e il mio campo visivo si allarga offrendomi: pavimento in resina rossa, divani e puff quadrati di colori  improbabili e tutti in condizioni pietosi: bucati, strappati e sfondati. Oddio dove sono capitata?
Scarpe. A ecco qualcuno c'è. No, non scarpe anfibi. Anfibi? Stivali con le borchie....Jeans neri strizzatissimi. Maglietta strappata, colorito palliduccio. Orecchini, spille e chiodi piantati in varie zone del viso. Capelli neri pittosto rigidi sulla testa stile "questa notte ho litigato con il cuscino" .Moltiplicate questa immagine per 10.
Dov'è la macchina del tempo? Mi ritrovo catapultata in mezzo a un gruppo di punk, o meglio di dark punk visto che sono tutti neri. Erano secoli che non ne vedovo più. Probabilmente sono finita nel posto dove conservano gli ultimi esemplari di questa specie. Silenzio di tomba. Anche la musica tace ora. Sono io la "fuori posto". Non ho il phisique du role: i jeans strizzati non ho mai potuto indossarli, nemmeno da neonata, senza fare l'impressione dell'insaccato misto. Pallida sono pallida, ma le lentiggini non fanno tanto dark, e i capelli sono chiari e stanno giù, non sfidano la forza di gravità. Insomma somiglio più a Pippi Calzelunghe che a una punk.Mi guardano un pochino storta e mi sento a disagio. O accidenti io voglio i miei churros.
Mi avvicino al bancone (sì un bancone anni '70, ovviamente) e chiedo senza neanche un buongiorno o un buonasera "Churros?" La ragazza dietro al bancone mi fa un sorriso stupendo "Y chocolate?" mi chiede. "Claro que si" Ride lei, rido io. La musica riprende e tutti sorridono. In fondo in fondo questo posto mi piace, e anche i churros sono fantastici.
Churros
  • 500 gr di farina
  • 5 cucchiai di zucchero a velo + zucchero a velo per decorare
  • un pizzico di sale
  • 1 litro d'acqua
Metto a scaldare l'acqua. Mescolo, in una ciotola,  la farina, con lo zucchero a velo e il pizzico di sale. Aggiungo l'acqua calda un poco alla volta.Ottengo una pasta piuttosto compatta e malleabile. L'avvolgo nella plastica trasparente e la lascio raffreddare a temperatura ambiente e di seguito in frigorifero per un'ora circa.
Scaldo dell'olio in un pentolino stretto e dai bordi alti. Prendo un sac a poche con il becco a stella e lo riempio con l'impasto che ho appena fatto.Spremo il contenuto fino ad ottenere un nastro di circa 12 cm che adagio direttamente nell'olio caldo cercando di formare degli anelli o dei piccoli riccioli.
Non cuocio più di 2 alla volta. La temperatura dell'olio deve essere sempre bella calda, se mettessi troppi churros a cuocere nello stesso tempo abasserei la temperatura e i miei dolci non sarebbero più belli croccanti.
Appena i churros saranno belli dorati li scolo e li lascio riposare e sgocciolare su carta da frittura che assorbe i grassi.Prima di servire spolverizzo con zucchero a velo.Ottimi caldi accompagnati da una cioccolata in tazza.

Churros

Churros: crispy with a tender heart


Churros
  • 500 gramsof flour
  • 5tablespoons ofpowdered sugar+ sugarto decorate
  • a pinchof salt
  • 1 literof water

I'm going to heat the waterI mix in a bowl the flour, icing sugar and pinch of salt. Add warm watera little at a time.
I get a fairly compact and pliable dough I wrap it in plastic and letcool to room temperature and then refrigerate for about an hour.


Iwarm upthe oilin asaucepantight andhigh-sidedI take a pastry bagwithstarnozzleandfill itwith the dough
Squeeze the contents until you get a tape about 12 cm long that I put directly into the hot oiltrying to form rings or small curls. Do not cookmore than 2at a timeThe oil temperaturemustalways beprettyhot,if you puttoo manychurrosto cookat the sametime the temperaturedecreaseand myfinestdessertswould not becrunchy
Just be beautiful golden churros, I drain them and let them rest anddrain on paper that absorbs fat frying.
Before serving, powdered with icing sugar.
Accompanied by a good hot chocolate.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :