Ci pensa lei.

Da Mafalda1980 @mafalda1980

Il lunedì è (quasi) sempre giorno di tregenda. O io o lei siamo storte e nervose: ieri è toccato a lei, che si è svegliata dal pisolino pomeridiano piangendo disperata per quaranta minuti.I miei non sapevano più che pesci prendere, visto che non si lasciava neppure tenere in braccio.Finora l’ha fatto solo altre due volte, e spero che non capiti ancora troppo spesso: non so a cosa sia dovuto, se pensi di trovare me come accade durante il week-end, se faccia un brutto sogno, se creda di trovarsi a casa nostra e invece si trova a casa dei nonni (casa in cui comunque è stata ogni giorno da quando è nata) o cosa, fatto sta che quando un bimbo è inconsolabile ci si sente proprio impotenti.Sto provando a dirle sempre più spesso che i bimbi, alla sua età, di solito hanno smesso di puppare già da molto tempo, e lei mi dice “altri bimbi no… Elisa sì!”, tutta contenta.Non so se sia l’assenza momentanea della puppa (o la mia, per estensione) a crearle disagio, ma lì il disagio si manifesterebbe ogni giorno, non una volta ogni dimissioni di Papa.Per dire, ieri sera, tornando a casa (mi sono resa conto che in auto parliamo tanto, e bene, e guardando il panorama ci raccontiamo le nostre giornate), le ho chiesto come si sentiva, e come si era sentita quando si era svegliata, lei mi ha detto che le mancavo e io le ho spiegato che durante il giorno anche lei manca tanto a me, ma che nel giro di poche ore ci vediamo.E poi che bisogna che la mamma e il papà lavorino, anche se preferiremmo di gran lunga stare tutto il giorno insieme a lei come durante il week-end, perché per vivere servono i (maledetti) soldi,  e per avere i soldi bisogna andare a lavorare.Cosa ha detto a quel punto la mia quasi trentamesenne?
“PAGA ELISA!”
Buona giornata a tutti.

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