Il torto del soldato
di Erri De Luca
Feltrinelli € 11,00 pagine 89
Erri De Luca è seduto al tavolo di una locanda, mentre aspetta la cena, fritelle fritte di ricotta e spinaci in ladino sono turtles in napoletano pizzelle:il palato ne sancisce l’identica soddisfazione,legge le fotocopie di un testo in yiddish di Isaac Babel’ dal titolo “Di Familie Mushkat” che un editore gli ha chiesto di tradurre.
Questo romanzo ha la particolarità di avere due finali,nella versione inglese due ebrei che si incontrano nel ghetto di Varsavia invaso dai Nazisti e si rivelano che presto arriverà il messia, ma chi è il messia per loro in quel momento? La morte, la morte è la terribile risposta.
Nella versione yiddish, il finale cambia, mentre i tedeschi bombardano, un gruppo di giovani ebrei fugge nei boschi in direzione della Russia e lo scrittore chiosa la loro corsa con la frase:
“Dalla nostra parte sta la vittoria finale.Per voi verrà il messia.”
Perchè Babel ha scelto questo differente finale, uno per il Mondo l’altro per gli Ebrei?
Mentre Erri De Luca si inerpica fra le vette di quella lingua verticale e profetica che è l’yiddish tentando di capire il perchè del significato differente dato al messia da Babel nelle due lingue, si accorge che accanto al suo tavolo siedono un padre ed una figlia. Il padre sembra ostile e insofferente alla presenza di De Luca, soprattutto alle carte che ha sul proprio tavolo.
Dopo cena lo scrittore risale in macchina, scende dalla vetta yiddish ritorna sulle Dolomiti,ma lungo la strada è costretto a fermarsi dietro una colonna d’auto, c’è stato un grave incidente, un’auto con a bordo un vecchio ed una ragazza sono precipitati nel burrone.
Ancora una volta Erri De Luca con una lingua che ha la capacità di incantarci come quella dei poeti ci prende per mano, ci guida,lui esperto scalatore, lungo una parete impervia e ripidissima,quella del nazismo e della shoah,quella ancora più sconvolgente della vendetta e dei sopravvissuti ad una vergogna.
In basso un’opera di Rudolf Wacker, il pittore più amato dalla protagonista del romanzo,morto dopo una pequisizione della Gestapo nel 1939. Quando la vita e l’opera di un pittore coincidono il nodo è perfetto.Chiedo scusa per la digressione.
Doll with Fixative Bottle, 1929
Rudolf Wacker