Le persone tendono alla relazione, allo stare insieme…così, naturalmente, come le onde conducono a riva sempre nuovi granelli di sabbia.
Stare insieme significa condividere un percorso comune, significa sentirsi in sintonia con l’altro e di conseguenza stare bene con sé stessi e con il resto del mondo…
Quando ci si sente presi da un’altra persona, tutto acquista un valore nuovo, tutto sembra più bello più emozionante e ci sentiamo vitali, pieni di energia, con un gran desiderio di fare, di parlare, di vivere!
Queste sensazioni ci fanno pensare di non volerci più distaccare da chi riesce a farci stare così bene, da chi riesce a riempirci la vita, a fornirci nuovi significati, nuove visioni, nuovi orizzonti…
Tutti speriamo di poterci riuscire, di poter negare la possibilità che la nostra felicità così costruita debba essere interrotta dalla rottura del legame…Eppure è possibile, eppure succede, eppure sappiamo che è razionale pensare che non sempre possiamo evitarlo. E allora, cosa fare, se capita proprio a noi?
Molte persone si arrabbiano, se la prendono con l’altro o con sé stessi per aver fatto una scelta poi rivelatasi sbagliata, rinnegano tutto, anche i momenti più belli.
Infangano il ricordo di una relazione negandone il senso, non considerandone gli aspetti positivi.
Altre invece fanno l’esatto inverso, se ne addossano del tutto la colpa, considerandosi gli unici responsabili di quella sofferenza.
Questi atteggiamenti portano spesso verso l’isolamento, la chiusura in sé stessi, la depressione, la negazione di nuove possibilità, oppure verso la svalutazione dell’altro e della relazione finita.
Potremmo andare avanti con gli esempi, alla fine avremmo ottenuto soltanto un elenco di reazioni, umane e comprensibili, ma pur sempre sbagliate e poco utili.
Affrontare la rottura di una relazione in modo costruttivo significa invece innanzitutto non cadere in circoli viziosi di pensieri negativi: non ragionare sempre allo stesso modo, fondando le considerazioni sempre sulle stesse premesse per dimostrare le stesse ipotesi e arrivare alle stesse conclusioni. Significa liberarsi dai sensi di colpa, dalla necessità di accusare l’altro, dalla volontà di scomparire dalla terra, dal desiderio di distruggere tutto…
Affrontare la rottura di una relazione in modo costruttivo significa non cadere nella tentazione di risolvere l’enigma: “Di chi è la colpa?” Significa acquisire consapevolezza rispetto al fatto che coppia non vuol dire somma di due persone, ma vuol dire “prodotto” della loro relazione…ed è in essa che sono insite le risposte a tutte le domande.
Superare il dolore che sentiamo perché non abbiamo più al nostro fianco la persona che colmava la nostra vita, la persona che condivideva il nostro tempo, che occupava la nostra mente, che ascoltava le nostre parole…significa soprattutto comprendere…comprendere cosa ha rappresentato per noi quella relazione, comprendere cosa ci ha insegnato, cosa ci ha lasciato, come quell’esperienza potrà aiutarci in futuro…cosa non ripetere, quali sono gli errori che da evitare in futuro, cosa si desidera da una relazione adesso, cosa si è disposti ad accettare e cosa no…
Superare la rottura di un legame significa anche, infine, concedersi del tempo…per i propri affetti, per le nuove conoscenze e soprattutto per prendersi cura di noi stessi, per perdonarci e perdonare, per acquisire nuova forza con cui affrontare la vita, per ricostruire il nostro equilibrio…per ritagliare lo spazio che prima non avevamo…per realizzare i progetti lasciati a metà o quelli mai cominciati…
Significa convincersi che si può andare avanti…senza sforzarsi di dimenticare o cancellare, ma con uno sguardo volto a constatare che là fuori c’è un mondo che gira anche per noi…
Dott.ssa Federica Letizia – PSICOLOGA – www.reteimprese.it/psicologoformia
“RIPRODUZIONE RISERVATA”