Magazine Diario personale

Ci sono certe cose per cui vale la pena di vivere

Creato il 03 febbraio 2012 da Minerva Jones

... e quindi reagire...
Per la sottoscritta, in ordine sparso e con una dose infinita di arroganza e snobismo*: le buone sorprese, la paella, il mare, la carbonara, il Nebiolo, la mia città, Ryuichi Sakamoto, la Liguria, la Camargue, i Clash, l'opera omnia di Werner Herzog (e in particolare Fata Morgana e Il paese del silenzio e dell'oscurità), le Canarie, l'antropologia culturale (in toto), Banksy, i pistacchi, le piantine di basilico, i centri occupati, gli anarchici, la Lacrima di Morro, il big bamboo attaccato a una persona intelligente, la musica gitana, il rai algerino, Berlino, le amiche, Iggy Pop, Bill Hicks, il profumo dei fiori e quello di mandorle, gli agrumi, l'estate, le avanguardie storiche, l'epoca d'oro della pirateria, Marina Abramovic, Laurie Anderson, le grigliate di pesce, il Pigato, l'origano, venir spiata da Brezsny, l'opera omnia di Aruki Murakami, Amy Tan, l'amore e la cura reciproca con i miei cari, i Sick Of It All, Roma, L'estate di Kikujiro e Dolls di Kitano, Sulla strada di Kerouac, i Rolling Stones, Peep Show, i Pink Floyd, il ricordo di mia nonna, Margaret Mead, il rum scuro, il sesso complice...
Andate avanti voi, così man mano - sempre che condivida i vostri gusti, eh? - aggiungo a questo post e si fa un bell'armamentario di buone motivazioni. Io per stasera vado a dormire. Baci ;-)
* Sì, questo è un salottino ottocentesco: che senso ha lavorare di immaginazione rimanendo nella dimensione della mediocrità e della miseria? Godete almeno nella fantasia, e peste colga chi vi vuole male! ;-)


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