di Matteo Marchesini
voland 125p.,€ 13,00
isbn 9788862431385Matteo Molinari è un giornalista del Corriere di Bologna,professionista giovane ma già molto apprezzato nel capoluogo emiliano. Il suo caporedattore lo invia ad assistere ad un premio il “Bolognino d’Oro che verrà assegnato ad una sua vecchia conoscenza Bernardo Pagi,critico letterario con il quale Molinari aveva condiviso una lunga amicizia durante gli anni universitari insieme all’ex fidanzata Lucia Malaguti e al compianto Ernesto Mengoli, morto in un incidente stradale cinque anni prima. Il vecchio Pagi alla conferenza è ben contento di rivedere il giovane amico che a sua volta ritrova, seduta fra gli spettatori, Lucia che aveva troncato inspiegabilmente la relazione con lui, poco dopo la tragedia occorsa all’amico comune. Il premio dunque sarà l’occasione per tutti e tre di riscoprire affetti, passioni comuni e ricordi che sembravano cancellati, sepolti insieme ad Ernesto. Lucia che dopo la laurea in Scienze Politiche aveva lavorato all’estero, sembra,fra i tre, quella più impegnata a ricucire i fili spezzati,mentre Matteo è quello più titubante, meno appassionato all’idea di rinverdire il passato;il più disilluso da tutti e da tutto.Lucia però non si arrende al cinismo e all’accidia di Matteo, con l’ex fidanzato comincia una serie di “gite” nei luoghi di Bologna, della Bassa e degli Appennini che li avevano visti giovani intellettuali aperti alla vita e impegnati a costruirsi un futuro roseo. L’idillio fra i due però dura poco, come un pugno nello stomaco, durante uno dei tanti incontri con Lucia ,Matteo scopre che la ragazza è malata di cancro: il male l’ha colpita ferocemente togliendole fra l’altro per sempre la possibilità di avere figli.Questa è la prima delle scoperte che in questo viaggio nel passato farà Matteo.Il testo di Marchesini non è un giallo ma spesso cattura l’attenzione del lettore come se lo fosse ; ti costringe a leggere con attenzione perchè ci sono segreti e forse assassini da scoprire. Il romanzo di Marchesini è una storia d’amore intensa e dolorosa come quelle che leggevamo nei versi di Amalia Rosselli “Vorrei donarti il mio sangue tutto/
ma esso corre in piccoli inestricabili rivoletti/ e non graffia la tua porta d’entrata con abbastanza tenerezza per tenerci a galla.
di Luigi De Rosa 40.636589 14.407012