Extraordinary Renditions o consegne straordinarie erano una pratica usata durante gli anni della presidenza Bush dalla CIA per combattere il terrorismo internazionale dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Le storie rese note dal Senato americano hanno testimoniato l’impronta nauseabonda della tortura su alcune scellerate azioni dei servizi segreti americani (The Guardian)
La procedura era semplice. Un sospetto terrorista, iscritto nelle liste di “collocamento” della CIA, poteva essere ricercato in tutto il Pianeta Terra. Una volta individuato i mastini dell’ intelligence a stelle e strisce lo privavano della libertà, lo trascinavano in un paese terzo diverso dagli USA e diverso dal paese ospitante, dove magari la tortura era legale, lo processavano, e infine lo rinchiudevano a Guantanamo o in qualche altra prigione speciale.
Un espediente per beffarsi di ogni regola internazionale e di ogni corte penale internazionale e domestica aggirando astutamente la giurisdizione.
Quale Stato o quale organo erano deputati a sindacare e ad attuare misure coercitive contro l’impenitente torturatore? Nessuno.
Il caso complesso permetteva di avere:
- un paese ospitante da cui veniva prelevato il sospettato. Una volta lasciato il suo suolo, il sospetto terrorista con se portava via anche la giurisdizione;
- un paese terzo, sede della temporanea prigione e luogo di tortura. Di solito uno Stato connivente e abietto alle pratiche inquisitorie violente (Egitto) oppure sottoposto a occupazione militare NATO o USA (Afghanistan e Iraq);
- un paese “agente” (USA) lontano dai territori di cattura e tortura che operava con organi di sicurezza coperti da segreto di Stato e fuori dalla giurisdizione nazionale.
La vicenda evocativa della consegna straordinaria meglio nota al pubblico italiano è quella di Abu Omar: l’Imam di Milano sospettato di terrorismo internazionale rapito da agenti CIA nel 2003 con il benestare dei servizi segreti italiani e trasportato in Egitto (suo paese di origine) dove fu detenuto e torturato.
Nel 2014, per quella consegna straordinaria furono condannati in contumacia dal tribunale di Milano 23 agenti della CIA, a pene che variano dai 5 ai 9 anni e un risarcimento interamente a loro carico di un milione di euro da corrispondere all’ex Imam. Gli agenti dei servizi segreti italiani coinvolti furono prosciolti dalla Cassazione perché sulla vicenda è stato apposto il segreto di Stato.
Abu Omar qualcosa ha ottenuto, ma è stato uno dei pochi. Il caso più incredibile è successo al venditore di macchine, padre di 4 figli Khaled El – Masri.
Il triste caso di omonimia ha del surreale. El Masri è nato in Kuwait, ma cresciuto in Libano. Nel 1994 diventa cittadino tedesco sposandosi con una donna teutonica. Alla fine di dicembre del 2003 decise di passare qualche giorno di vacanza a Skopje in Macedonia.
Il 30 dicembre viene arrestato dalla polizia macedone consegnato a dei poliziotti stranieri, presumibilmente dell’ intelligence americana, trasportato in Afghanistan detenuto e torturato per circa 4 mesi prima che le autorità statunitensi si accorgessero dello scambio di persona. Nel maggio del 2004 viene rilasciato in un punto imprecisato dell’Albania senza soldi ne documenti.
La prigionia è stata un’agonia tanto quanto il ritorno a casa. L’inenarrabile vicenda è riuscita ad essere in qualche modo creduta (anche dalla moglie e dai figli) solo dopo attente analisi ai polmoni e alla pelle che hanno dimostrato che Khaled El Masri ha soggiornato in un paese dell’Asia per un periodo medio lungo (The New Yorker – Torturing the wrong man, 13 dicembre 2012).
Khaled El Masri non ha mai ottenuto giustizia a differenza di Abu Omar. Il potere assoluto della CIA nell’Era di Bush figlio è stato in parte rivelato dai documenti della commissione del Senato Usa che ha declassato 500 pagine di segreti di Stato portando alla luce 119 casi simili di violazioni dei diritti umani.
Gli Stati Uniti non sono tra i 122 paesi firmatari dei Trattati di Roma sull’ istituzione del Tribunale Penale Internazionale e pertanto i loro militari non potranno essere giudicati per crimini contro l’umanità.
The Guardian, quotidiano britannico non è dello stesso avviso. Il report del Senato americano potrebbe portare ad un cambio di rotta visto il clamore suscitato, e avvicinare i militari statunitensi ad essere “meno immortali” sottoponendosi alle corti internazionali.
Rambo permettendo.
VICE – LE TORTURE DELLA CIA DALLA A ALLA Z
Nella foto Robert Redford e Brad Pitt nel film Spy Game – Credit by prontoallaresa.blogspot.com