Ottobre è stato decisamente un mese dedicato alla violenza ed al cinismo. Abbiamo avuto già due ottimi film nelle settimane passate, Cogan con il sempre ottimo Brad Pitt e Killer Joe con Matthew McConaughey.
Nel primo Pitt è un killer assoldato dalla mala per recuperare dei soldi di una rapina fatta in una bisca clandestina. Il regista Andrew Dominik è al suo terzo film , ma soprattutto al suo secondo con B.P. ed evidentemente la collaborazione fra i due è andata così bene ai tempi di L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, che l’attore ci ha messo una parte dei suoi soldi e del suo impegno per coprodurre Cogan.
La bravura di Brad Pitt non sta solo nell’essere un ottimo attore, o nell’aver fatto battere forte il cuore a milioni di donne, ancora prima, sta nel saper scegliere sempre bei film. Anzi, in realtà, tolto l’ignobile Mr & Mrs Smith, faccio fatica a pensare a film da lui interpretati che non valgano la pena di essere visti. Cogan aggiunge quindi un altro tassello ad una carriera brillantissima.
Killer Joe di William Friedkin ci mostra un McConaughey dismessosi dai panni dello stripper in Magic Mike per vestire quelli dell’assassino free lance. Un ragazzo vuol far fuori la madre per intascare i soldi dell’assicurazione, ma le cose, come sempre, non vanno come vorremmo…
Friedkin è uno di quegli autori la cui carriera ha avuto alti e bassi, eppure il suo nome rimarrà nella storia del cinema quantomeno per due titoli. Il braccio violento della legge, con cui vinse cinque oscar, e uno degli horror che più ha colpito il pubblico, L’esorcista. L’autore che ha avuto anche dei bei flop fra i suoi film in questo caso torna in forma con una bella storia, dove dietro lo sviluppo principale c’è anche una riflessione ed una critica sociale ad un certo tipo di famiglia statunitense.
In ultimo esce oggi nelle sale Le Belve del regista straculto Oliver Stone. Non mi dilungherò sulle vecchie glorie di Stone perché sono tante e troppe. Tornato in sé (spero) dopo la raccapricciante prova data con W il film sulla vita di Bush junior prima di diventare presidente, Stone ci racconta una storia intrisa di sangue. Un gruppetto di tre giovani, Taylor Kitsch, Blake Lively, Aaron Johnson, vive beatamente la piccola attività di spacciatori.
Un cartello di narcos brasiliani, capitanati dalla sempre splendida Salma Hayek si accorge però del trio e decide di incorporarli. In breve si scatena una guerra il cui testimone è il poliziotto John Travolta. Insomma, comunque la vogliate rigirare , i cinema sono intrisi di odore di polvere da sparo, macchie di sangue ovunque e cinismo a tonnellate. Buon fine settimana e come sempre Take Care!
di Gimmi Cavalieri