Ciao America! – Brian De Palma

Creato il 30 luglio 2013 da Maxscorda @MaxScorda

30 luglio 2013 Lascia un commento

Se di "Mean Streets" si diceva essere una specie di opera prima, "Ciao America!" lo e’ stata davvero, sia per De Palma che per De Niro, il che fa una certa impressione.
Anno 1968 e abbiamo gia’ detto molto, tre amici alle prese con le idiosincrasie della loro epoca, immersi nel caos strisciante di una societa’ in fermento.
Il Vietnam a fare da sfondo ed ovviamente gli stratagemmi per evitarlo, mentre il fantasma di Kennedy ancora aleggia nelle strade e il sesso che per dei ventenni e non solo per essi, e’ una necessaria piacevolezza.
Uno di loro infatti non pensa ad altro, l’altro scava nelle grandi verita’ dietro il presidente assassinato e il terzo ha nel cinema la sua fissazione.
Orso d’Argento a Berlino per De Palma ed e’ un gran bel partire.
Premio a parere mio immeritato o almeno servirebbe vedere chi furono gli antagonisti, certamente un premio politico che allora piu’ di oggi, si usava dare perche’ la critica sociale c’e’ tutta  e appena che uno facesse tanto di colpire l’imperialismo statunitense era a meta’ dell’opera.
In realta’ De Palma mostra con grande ironia il principio dello sfascio made in USA ma nel contempo non risparmia critiche altrettanto sarcastiche ad una gioventu’ antagonista totalmente rimbecillita.
Buttare il Vietnam nell’ideologia e’ facile quando devi partire e i patetici mezzucci per farsi riformare, sono critica alla critica della guerra. Lo stesso dicasi per la conquistata promisquita’ sessuale che altro non era se non un mezzo per andare a letto con quante piu’ donne possibili magari gratis senza sborsare un soldo.
E gli artisti, i cultori del cinema ad esempio, spesso nascondono dietro la passione piccole manie e perversioni dell’arte che non e’ critica ma interesse individuale.
De Palma osserva con occhio divertito tutti quanti e sa farsi volere bene, per quanto tecnicamente sia difficile valutarlo oltre il ragazzo dotato ma si fa comunque ben guardare.
Curioso invece De Niro in pieno look lennoniano, bravo ma avrei faticato vedendolo nel predire la carriera a venire. Bravissimo invece Gerrit Graham sul quale avrei scommesso, certamente sbagliando ma che conferma col suo esordio, di essere un attore tanto dotato quanto sfortunato.
Molto divertente, un vero piacere che va oltre la curiosita’ dell’esordio.

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