Ma so che finalmente ora sei puro spirito di luce, libero e leggero. Ora potrai guardare le tue adorate Dolomiti, che non vedevi più da troppo tempo, dal cielo e potrai anche dipingerle. Ora sarai libero di suonare la tua fisarmonica, in pace, per gli angeli quando più ti va.
Ma la cosa più importante è che finalmente, dopo oltre 60 anni, hai potuto ricongiungerti alla tua adorata mamma che ti voleva un bene infinito ma se n'era andata troppo presto, quando eri ancora un ragazzino, lasciandoti un vuoto enorme durato una vita.Magazine Cucina
Ciao papà... ora finalmente ti sei liberato dalla malattia, da un'esistenza fatta di sacrifici e sopportazione, da chi egoisticamente in questi anni si è arrogata il diritto di decidere della tua vita, di allontanarti da tua figlia e dal tuo nipotino, di non prendersi cura di te come invece la tua malattia avrebbe richiesto levandoti giorno dopo giorno quella dignità che ogni essere umano meriterebbe di conservare sino all'ultimo respiro.