Quando si parla di una persona poco dopo che ci abbia lasciati si rischia sempre di cadere nel retorico e nello scontato ed è una cosa che detesto. Così, nel dare il mio personale saluto a Sandro, vorrei evitare che questo accada. Ma non è facile, perché dire che era una persona eccezionale, moralmente integerrima e soprattutto buona, termine che lo definisce in pieno, suona artificioso. Però chi l’ha conosciuto sa che questo è vero e la prova ne sono i figli, dei quali si può dire esattamente lo stesso. È per questo che credo sia inutile proseguire nel decantarne i pregi, nel raccontarne la storia di cittadino, di imprenditore e di uomo. Noi che abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo sappiamo chi ci ha lasciato ce ne rammarichiamo, per noi più che per lui, perché l’abbiamo perso. Credo, invece, che lui ora sia felice di ricongiungersi all’amata Gina e di guardarci di lassù col suo sguardo fermo ma sempre benevolo. Si dice sempre di chi ci lascia che è stato un esempio. Sandro lo è stato davvero, e se suona retorico poco importa.
Luca